La pessima famiglia di Koon

Koon viene abbandonato sulle rive del lago attaccato ad un blocco di cemento per non farlo muovere

Era una domenica mattina, gli agenti di turno pattugliano le rive del lago a Kansas City, Missouri. Con tranquillità, non c’è gente in giro, le scuole e gli uffici sono chiusi, in molti stanno ancora dormendo. E’ una brutta e cupa giornata, ha piovuto tanto nei giorni passati e anche la notte passata ci sono stati temporali. I due si fermano e scendono dall’auto, diranno che non l’hanno fatto per un vero motivo,

Forse solo prendere una boccata d’aria. Un abbaio, lo hanno sentito chiaramente. Ovvio che ci fosse un cane nei paraggi, poteva tranquillamente essere a passeggio con il proprietario, ma qualcosa in cuor loro gli disse di scendere più giù e andare a guardare da vicino.

 

Ciò che videro i loro occhi è difficile raccontarlo. Era tutto bagnato, tremava come una foglia, quell’abbaio fu forse l’ultimo atto di forza che riuscì a fare. Aveva una zavorra di cemento attaccata ad una catena che fungeva anche da collare.

Ciò che la sua famiglia gli aveva riservato era chiaro a tutti.

Quel cane voleva solo essere salvato, aveva un forte desiderio che qualcuno lo scaldasse e lo portasse via da quel posto gelido e ventoso. Vennero chiamati i ragazzi del rifugio vicino, arrivò anche un giornalista, tanto era grave il gesto verso Koon, così gli agenti lo hanno chiamato. Il cane venne liberato,  avevano preso un blocco di cemento e avevano legato Koon in modo che non potesse salvarsi.

Gli esperti pensano che il cane sia stato buttato in acqua ma che, miracolosamente, aiutato dalla forza delle onde a causa del mal tempo, sia riuscito a toccare terra trovando quindi la salvezza. Koon arrivò in rifugio quasi congelato, immediato un bagno caldo e una ciotola di pappa buona. Le carezze per lui arrivarono da tutti.

Si sparse la voce della sua storia, anche i telegiornali ne parlarono, Koon ha già due richieste di adozione, la famiglia disgraziata sembra essere stata individuata.