La storia dei tre fratellini, abbandonati per strada, perché malati…
"Non voleva muoversi, non voleva essere salvato. Non capivamo, finché non ce lo ha mostrato... "😔💔
I protagonisti di questa storia sono tre poveri cagnolini che sono stati lasciati in un posto terribile e spaventoso solo perché erano malati. Il proprietario ha preferito lasciarli morire, piuttosto che portarli in una clinica veterinaria e salvare la loro vita. Li ha lasciati soli e spaventati per strada, troppo piccoli per riuscire a capire la vita da randagi…
Ogni volta che i tre cagnolini sentivano dei rumori, pensavano che fosse il loro proprietario, tornato a prenderli, ma ogni volta rimanevano delusi.
L’unica cosa su cui hanno potuto contare per riuscire a sopravvivere, è stato il sostegno reciproco. Trascorrevano tutti il tempo accoccolati, come se volessero dirsi: “stringimi, andrà tutto bene”.
Alla fine, qualcuno ha sentito la loro storia ed ha deciso di fare qualcosa… un uomo di buon cuore, iniziò a portare ai tre poveri animali, cibo ed acqua ogni giorno e poi avvisò un’associazione del posto, che si occupa del salvataggio degli animali bisognosi. Vista la povertà di quella zona, il buon samaritano non poteva permettersi di portarli dal veterinario.
Quando i volontari arrivarono sul posto, rimasero increduli dinanzi quella scena. Video uno dei due cagnolini, piccolissimo e in gravi condizioni. Gli fecero capire che volevano aiutarli, ma il cucciolo aveva qualcosa di più importante da dire loro. Non voleva muoversi di lì e si comportava come se volesse che lo seguissero.
Alla fine, condusse i volontari dall’altro cagnolino… era morto di fame e di freddo.
Il cagnolino cercava disperatamente di svegliarlo e non si rassegnava. I volontari furono costretti a portarlo via a forza, insieme all’altro cagnolino ancora vivo.
Una volta al rifugio, i due cuccioli furono visitati e curati. Dopo diversi mesi di trattamenti, i cagnolini sono tornati a stare bene e oggi vivono felici in una casa adottiva. Una storia molto triste, ma vogliamo ringraziare tutti coloro che li hanno salvati e gli hanno donato una seconda possibilità di vita.