La storia dell’anziano e sordo cane, salvato dal postino

"Ho fatto diversi rumori per attirare la sua attenzione ma poi ho capito che era sordo. Qualcuno era stato davvero disumano con lui".

Era una fredda mattinata quando un postino di nome Nate Ohlman, stava lavorando, consegnando la posta nel suo quartiere del Missouri. Improvvisamente, ha notato un cane molto anziano che stava cercando di avvicinarsi a lui, per cercare di scaldarsi. In questo posto, la temperatura non supera mai 10 gradi centigradi durante l’inverno e il povero cane stava davvero morendo di freddo.

Nate alla vista del povero animale, si è ritrovato con il cuore a pezzi e ha deciso di fare qualcosa per aiutarlo. Ha cercato di interagire con lui ma ben presto si è reso conto che il cane era completamente sordo: “nel frattempo si era allontanato ed ho fatto diversi rumori per attirare la sua attenzione ma non mi sentiva”.

“Così mi sono avvicinato ed ho aspettato il momento in cui ho incrociato il suo sguardo. Gli ho fatto segno di venire da me. Alla fine siamo saliti sul mio mezzo di lavoro, insieme”.

“Era esausto, infreddolito e stava morendo di fame”, ha raccontato il postino.

Nate ha deciso di battezzare il cane Sloan e dopo avergli dato un po’ di cibo, lo ha portato alla clinica veterinaria più vicino, per valutare il suo stato di salute.

“L’ho lasciato nelle mani del veterinario, doveva fargli diversi test e sono tornato al lavoro ma non riuscivo a togliermelo dalla testa. Continuavo a chiedermi se sarebbe stato bene o se lì dentro si stessero davvero prendendo cura di lui”.

“Ho passato il resto della giornata a cercare una spiegazione a quello che era successo. A domandarmi come qualcuno possa fare qualcosa di così terribile ad una creatura indifesa. Un cane anziano e sordo. Il solo pensiero che esistono delle persone così codarde, che abbandonano i propri animali, mi spezza il cuore.

Alla fine, sono tornato alla clinica, volevo solo sapere quale sarebbe stato adesso il suo destino. Il team veterinario mi ha informato che avrebbero mandato Sloan in un rifugio per cani. Non aveva malattie, ma era molto magro e aveva bisogno di una costante e sana alimentazione per riprendere peso.

Nelle settimane successive, il cane è stato curato con farmaci e diverse iniezioni ed è stato nutrito quotidianamente. Ha ripreso peso in modo graduale e anche le sue ferite sulla pelle, sono guarite.

Non ce la facevo a non tenermi informato sulla sua salute, così ogni tanto mi sono recato al rifugio. Alla fine Sloan è stato adottato da una brava famiglia del Missouri, un mese dopo il giorno del suo ritrovamento. Insieme a quelle brave persone, ha continuato il suo processo di recupero.

Un giorno però, i volontari del rifugio mi hanno chiamato e mi hanno detto che quella famiglia adottiva, era soltanto momentanea, era uno stallo e che quelle persone non potevano adottarlo per sempre. Poi mi hanno domandato se volevo farlo io.

Davanti a quelle parole mi tremavano le gambe, non ci ho pensato due volte ad accettare.

Oggi la mia vita, insieme a Sloan ha un senso. E’ un cane anziano che aveva una famiglia, che lo ha gettato per la strada. Hanno fatto qualcosa di molto disumano e io adesso voglio essere il più umano possibile per lui”.