“L’abbiamo visto giocare nel fango e abbiamo sorriso. Ma poi abbiamo sentito il suo grido di dolore..”

“Mentre stavamo perlustrando la zona, abbiamo visto un elefante in mezzo al fango. Ci siamo avvicinati, e abbiamo notato che c’era anche un cucciolo, quella doveva essere la sua mamma. Abbiamo pensato a quanto fossero carini, a giocare tutti sporchi, ma poi ci siamo resi conto che c’era qualcosa che non andava… era come se stessero piangendo….

Così, ci siamo avvicinati ancora di più, ed è stato allora che abbiamo capito che quei poveri animali, erano rimasti bloccati nel fango. Chissà da quante ore stavano lottando per cercare di liberarsi… Mamma elefante era ormai senza forze, ma nonostante ciò continuava a lottare per liberare il suo bambino. Siamo andati subito a prendere una corda e abbiamo tirato fuori prima il cucciolo, ci abbiamo messo tutta la forza che avevamo. Ci siamo riusciti, ma, appena fuori, l’elefantino è tornato subito dalla sua dolce mamma, rimanendo di nuovo bloccato. Così abbiamo tentato di nuovo, ma niente, lui non l’avrebbe abbandonata. Dopo molto tempo, siamo riusciti a portarlo alla sua mandria con la forza e doveva aver capito che così non ci permetteva di salvare la sua mamma, perché alla fine, è rimasto fermo e ci ha permesso di tornare da lei. Non avevamo idea di come avremmo fatto per liberare un’elefantessa adulta, avete idea di quanto pesi? Abbiamo provato con una corda, con un trattore, ma ogni tentativo falliva. Mamma elefante era anche troppo stanca per collaborare. Piangeva e cercava il suo cucciolo… alla fine, quando il suo sguardo lo ha trovato, con l’ultimo briciolo di forza che aveva, si è data una spinta e siamo riusciti a tirarla fuori.

E’ corsa subito via, dal suo piccolo.

E’ stata la giornata più gratificante della mia vita.

Salvare la vita a qualcuno, cambia anche la tua! “