Lara, la cagnolina che ha partorito legata nel bosco
La storia di Lara, una cagnolina che ha partorito dopo essere stata abbandonata legata nel bosco; eco come si è conclusa
Le cagnoline randagie che diventano mamme sono, probabilmente, le più vulnerabili di tutti gli altri animali. Partorire da sole, per strada, allattare e prendersi cura dei cuccioli, sempre alla disperata ricerca di cibo e acqua, per poi lasciarli diventare una preda per il peggiore dei predatori: l’essere umano. Vi vogliamo raccontare la storia di una di queste cagnoline, di nome Lara, che ha partorito dopo essere stata legata nel bosco.
Lara è stata trovata dai volontari di The Orphan Pet, un’associazione animalista greca. Il video che vedete è stato realizzato da una delle loro volontarie, Valia Orfanidou. La persona che l’ha trovata, Στέλιος Κυριακού, in evidente stato di shock, ha fatto un post su Facebook in cui ha raccontato cos’era successo alla povera Lara… La cagnolina è stata trovata a Nauplia, un piccolo villaggio greco.
Era stata legata con una corda, probabilmente quando era ancora incinta, e lasciata lì, nel bosco, senza acqua e senza cibo. Chi ha fatto questo gesto voleva sicuramente sbarazzarsi di lei e dei cuccioli. Lara ha partorito lì i suoi 4 cuccioli e, per 10 giorni, si è occupata di loro con amore, cercando di tenerli in vita.
Come sappiamo che è rimasta lì per 10 giorni? Buona domanda… sembra che molti in paese sapevano di lei ma nessuno ha fatto nulla. Nemmeno una ciotola di acqua per una povera mamma che allattava. La persona che l’ha trovata è rimasta letteralmente shockata.
Probabilmente non era una randagia, era un animale domestico di qualcuno, e in qualche modo finì per partorire da sola, in mezzo al bosco, senza cibo o acqua, e legata con una corda. Quindi, fondamentalmente, la cagnolina di qualcuno rimase incinta poi, quel qualcuno la mise in macchina, guidò fino a quel bosco, la legò con una corda e la lasciò lì, senza cibo, acqua o riparo, per dare alla luce i suoi cuccioli.
Nessuno l’ha slegata, nessuno le ha portato una ciotola d’acqua, nessuno ha fatto nulla. Questo è il tipo di società in cui (beh, io) viviamo, e sono oltre l’imbarazzo. I suoi soccorritori sono rimasti shockati.
Era emaciata, disidratata e non aveva quasi più latte. È riuscita a mantenere in vita i suoi cuccioli per giorni nelle condizioni meteorologiche instabili (freddo, poi pioggia, poi caldo estremo) ma ora è finalmente al sicuro.
E ha quello sguardo nei suoi occhi. Quello sguardo che penetra nel tuo cuore e ti fa vergognare profondamente della specie umana.
Uno dei suoi cuccioli non ce l’ha fatta ma gli altri 3 si. Sono stati tutti adottati alla fine ma per arrivare in paradiso hanno dovuto attraversare l’inferno.