Le farfalle muoiono nell’incendio papà? La straziante domanda del figlio al padre sindaco

La sensibilità dei bambini è commovente

Papà, ma le farfalle muoiono nell’incendio? Questa è la commovente domanda che un bambino ha fatto al padre sindaco di un Comune del foggiano, alle prese in questi giorni con roghi terrificanti che stanno distruggendo la pineta. Il figlio chiede al padre preoccupato se almeno le farfalle potranno salvarsi dalla distruzione delle fiamme.

Castelnuovo della Daunia

Siamo a Castelnuovo della Daunia, in provincia di Foggia. Guarino De Luca è il sindaco della cittadina, che deve fronteggiare in queste ore un incendio terribile nella pineta La Cappellina, che circonda la città. Ma è anche un padre che deve rispondere alle domande del figlio di 4 anni di fronte a una tragedia immane come quella che il piccolo comune sta vivendo in queste ore.

Papà, quanto tempo ci impiega per ricrescere la pineta? Cinquant’anni? E le farfalle muoiono tutte?

Domande innocenti di un bambino che si preoccupa dei danni di un incendio terrificante, come ce ne sono molti altri in queste ore in tutta la penisola.

Padre e figlio sono di fronte al fumo che si alza dalla pineta e il papà risponde al figlio cercando di tranquillizzarlo:

Tra un’ora è previsto l’arrivo di un canadair. Andiamo via, brucerà tutto. Assurdo.

E allora il bambino gli risponde:

Andiamocene prima che brucia pure noi. Poveri alberi.

E poi la domanda per sapere quanto ci vuole a un bosco per ricrescere e il papà con il groppo in gola che non ha il coraggio di dirgli che non ricrescerà mai più. Fino alla domanda che fa male al cuore.

Papà le farfalle muoiono?

E il papà risponde:

Anto’, muoiono tutte. Muoiono tutti gli animali!

Ma il piccolo non perde le speranze:

Però le farfalle riescono a volare.

Le farfalle muoiono nell’incendio? La preoccupazione del figlio del sindaco di fronte ai roghi

In un altro video il bimbo chiede al padre se anche gli uccelli possono morire nell’incendio o se riescono a volare via. Ma lui non ha più parole da dire, distrutto dal dolore per la devastazione a cui è costretto ad assistere.