Le misure che costringono l’uomo a stare in casa, permettono alla natura di tornare a “respirare”.
Coronavirus: Le misure che costringono l'uomo a stare in casa, permettono alla natura e agli animali di tornare a "respirare". Ecco tutte le foto
Purtroppo, la pandemia del Coronavirus sta portando in gran parte del mondo grande sconforto e sta obbligando milioni di esseri umani a fermarsi. E’ inutile nascondere che questo fermarsi da parte dell’uomo, sta portando alla luce l’impatto che esso ha sull’ambiente nei luoghi in cui il virus si è più esteso e, di conseguenza, su tutto il pianeta.
Tra tutte le ovvie negatività che il Coronavirus sta portando dietro di sé, spiccano anche alcuni lati positivi ai quali aggrapparci e sui quali riflettere anche per il futuro.
Abbiamo visto, ad esempio, che nei luoghi più colpiti dall’epidemia e dove l’uomo si è fermato maggiormente, come in Cina, nel nord-Italia e negli ultimi giorni anche negli Stati Uniti, come il livello di inquinamento ambientale sia calato drasticamente. A confermarlo, oltre all’analisi svolta dai ricercatori della Colombia University di New York e diffusa dalla BBC, sono le immagini satellitari mostrate dalla Nasa, nelle quali si può vedere come le aree maggiormente interessate dal contagio risultino già molto meno coperte dal manto di polveri sottili e anidride carbonica al quale ci si stava ormai abituando.
Scendendo nello specifico del nostro paese, le misure adottate dal governo hanno fatto sì che tutti noi restassimo il più possibile in casa, riducendo al minimo gli spostamenti e migliorando cosi la qualità dell’aria e dell’acqua. Abbiamo ammirato, dunque, come le Acque del porto e dei canali di Venezia ad esempio, in pochissimo tempo, siano già tornate molto più limpide e pulite di quanto non lo fossero prima: L’acqua, che prima si presentava torbida per via dei motori e degli scarichi delle imbarcazioni che trafficano solitamente i canali veneziani, in questi giorni si presenta talmente pulita da permettere di vedere i fondali e addirittura interi banchi di pesci che si riappropriano pian piano di quelli che sono i loro spazi.
https://www.facebook.com/marco.capovilla.7/videos/10221165208702351/
Ma i pesci non sono gli unici animali che hanno mostrato la loro “felicità” nel vedere la sempre più maggiore assenza dell’uomo nelle strade e nei mari d’Italia: Sempre a Venezia, in un pontile di attracco per vaporetti, una coppia di germani reali, ha deciso di costruire un nido dove deporre le uova.
Non solo a Venezia. Anche nei pressi dei porti di Cagliari e Trento, approfittando della calma e della mancanza dell’uomo e di imbarcazioni, diversi delfini si sono avvicinati regalando così ai pochi presenti immagini davvero emozionanti.
https://www.facebook.com/marevivoonlus/videos/206443533790186/
Oppure abbiamo potuto ammirare una famigliola di cinghiali che, approfittando di una Sassari praticamente deserta, come deserto è ormai tutto il nostro paese, ha deciso qualche giorno fa di andare in giro indisturbata per la città.
Tutti queste immagini emozionanti che la natura ci regala, oltre a farci sorridere in un momento certamente molto buio, ci fanno anche riflettere. Riflettere appunto su quello che è il nostro impatto sull’ambiente e sulla natura che ci circonda; sull’importanza di essa, che troppo spesso ci dimentichiamo, e su ciò che possiamo fare in futuro per rispettare e preservare il mondo che ci ospita.