Leoni, ghepardi e rinoceronti come animali da allevamento

In Sudafrica alcune specie sono state classificate come animali da allevamento: timore tra gli animalisti

Rinoceronti, ghepardi, zebre e leoni sono stati classificati in Sudafrica come animali da allevamento, da tenere in giardino o in campagna.
Una sorta di fattoria selvaggia che allarma gli animalisti, soprattutto in considerazione dell’ipotesi che queste specie in via di estinzione, possano essere utilizzate per esperimenti rischiosi per creare pericolosi incroci e nuovi animali geneticamente superiori.

Questi animali, rientrano fra le 33 specie selvatiche che una legge sudafricana ha ammesso negli animali classificati da allevamento con lo scopo di aumentare la produzione o le prestazioni.

La nuova normativa consente l’inseminazione artificiale, la raccolta di embrioni e il trasferimento di materiale genetico che può essere raccolto, valutato, elaborato e venduto.

Una pratica comune che appartiene già agli animali da allevamento tradizionali ma che comporta importanti rischi per le specie selvatiche in via di estinzione, sopratutto nell’ipotesi in cui vengano sperimentati incroci tra leoni e tigri ad esempio.

I risultati infatti sarebbero disastrosi e si assisterebbe alla messa al mondo di animali malsani e pericolosi.

Secondo Karen Trendler, direttore del National Council of Societies for the Prevention of Cruelty to Animals (NSPCA), c’è stata una forte lobby per far spostare il controllo della fauna selvatica nel settore dell’agricoltura che avrà molte implicazioni preoccupanti: gli animalisti sono molto preoccupati sull’evoluzione di questa situazione.