Livin e la sua solitudine
E’ inutile dire che parlano con gli occhi, la verità è che certe cose non le verremo mai a sapere, possiamo intuire, quello si, dai loro sguardi, i loro silenzi e gli atteggiamenti ma tante cose resteranno silenti nei loro cuori in eterno. Livin non aveva una casa ne tanto meno una famiglia che si occupava di lui, era solo al mondo.
In quel paesino sperduto arrivarono dei ragazzi, giovani volontari di un’associazione che con le donazioni facevano quel che potevano per aiutare i randagi Living un giorno finì sul loro cammino, la sua lingua penzolante attirò l’attenzione dei giovani che riuscirono ad avvicinarlo con pochi minuti. Nonostante anni di randagismo ancora si fidava degli uomini, ancora dava loro possibilità di rifarsi con lui. Volevano vedere il perché di quella lingua penzolante così hanno aperto la sua bocca con le mani e di li è stato un vero colpo al cuore. Probabilmente erano anni che si trovava in quelle condizioni, le ossa erano tutte rotte e si erano risaldate così come stavano, forse una grande botta sul muso, o più di una, cosa sia il suo passato Livin non l’ha mai raccontato a nessuno, certo è che un gran dolore deve averlo avuto. Purtroppo non era possibile intervenire chirurgicamente, troppo tempo era passato, gli spuntoni che aveva in bocca erano simili a scogli rotti ma orlami Livin era così. Oggi vive con i ragazzi, in attesa di una famiglia che non arriverà oggi è al sicuro, ha una coperta al caldo, il cibo adatto alla sua condizione, tante coccole, ma tante che basterebbero per un’altra vita ancora. Questo è l’operato dei volontari, grandi persone dal cuore immenso, combattono la stanchezza e la fatica a suon di codine che scodinzolano, un grazie a tutti quelli sul territorio che portano amore dove non ce ne è e cercano di salvarne il più possibile, purtroppo ne sono troppi!
Il collare è un onore averlo per un randagio..
Parla con gli occhi..
Tra le braccia di chi li ama oltre ogni cosa…
Grazie ragazzi..