Lo sfogo di Fabiano, il proprietario di Kaos: “Mi hanno messo in mezzo”
La vicenda è finita su tutti i giornali, scatenando un vero tam tam mediatico e, come sempre, a finire in mezzo alla tempesta, è stata la persona che più amava Kaos: il suo proprietario, amico e addestratore, Fabiano Ettorre. Ma cos’è successo?
Ebbene, quando si è diffusa la notizia della morte del cane, il suo proprietario Fabiano ha raccontato qualcosa di lui, di chi era e di cosa aveva fatto. Poche parole, dette dal cuore. Ma, come sempre, le parole sue sono state rigirate e interpretate e la notizia che è uscita sui giornali è stata “Morto Kaos cane eroe di Amatrice”. Un titolo forte, di grande impatto, che è rimbalzato di testata in testata, di sito in sito… Ma Fabiano non ha mai detto che il suo cane era l’ero di Amatrice, ne tanto meno che Kaos abbia salvato delle vite ad Amatrice. D’altronde, non avrebbe nemmeno potuto farlo perché il suo microchip porta la data del 4 maggio 2016. Kaos aveva, dunque, solo 4 mesi quando il terribile terremoto colpì Amatrice e non avrebbe potuto partecipare ai soccorsi, come lo ha ribadito più di una volta Fabio Ettorre. Ma questo non toglie il fatto che Kaos era un grande cane, un animale straordinario che, come ribadisce Fabio, sarebbe potuto diventare un eroe se un gesto vigliacco non avrebbe spezzato la sua vita. Kaos è morto nella notte del 28 luglio per avvelenamento da metaldeide, un fitofarmaco usato contro le lumache come confermato dalle analisi sul corpo del cane. Fabiano aggiunge:
“Quando la cosa è degenerata, ho sempre spiegato con chiarezza che si trattava semplicemente di un cane in addestramento. Questa è la realtà dei fatti […] Mi sono ritrovato persino montaggi fotografici fatti partendo dalle mie immagini. Mi hanno messo in mezzo. Ora sto raccogliendo trasmissioni tv e articoli. Potrebbero esserci gli estremi per una denuncia, sono finito in una gogna mediatica”
Kaos era un cane addestrato per cercare superstiti e o faceva molto ben. Era stato impiegato a Campotosto nel 2017 e ultimamente aveva cercato un uomo disperso a Rojo.
Per quanto riguarda le polemiche sulla morte di Kaos, Fabiano aggiunge.
“Non ho mai creduto all’infarto, così come non ci credeva il medico di parte. Solo io ho visto il corpo subito, nessuno sapeva che perdeva sangue dalla bocca e dal retto. Ho pensato magari a qualche patologia che potesse dare quegli effetto, ma non a un problema cardiaco”
Noi speriamo solo che i colpevole venga preso e mandiamo un abbraccio a Fabiano.