Ma che cosa c’era?

La neve scendeva da giorni, non si usciva di casa se non a piedi e per le emergenze. Era sera, un forte rumore proveniente dal seminterrato ha attirato la mia attenzione. Ho pensato a qualche danno dovuto al peso della neve, così sono andata giù a guardare. In effetti la tettoia esterna era crollata e quando mi sono affacciata ho visto lui..

Era così piccolo, coperto di neve che veramente ho pensato ad un pezzo di legna. L’ho toccato, l’ho smosso un pochino, non era morto, non che stesse bene ma non era morto. L’ho portato in casa e con mio marito l’abbiamo asciugato e scaldato, il cagnolino, un maschio anziano, era tutto spaesato, ho capito che si era perso. Non sapevo che fare, intanto ho pensato a farlo stare bene, poi avrei cercato i proprietari. Mentre lo accudivo ho capito che qualcosa in lui non andava, non aveva l’atteggiamento normale. Con mio marito abbiamo deciso di andare a piedi in paese e cercare aiuto, così, avvolto in una coperta ci siamo avviati. Lungo la strada abbiamo notato un gran via vai di gente intorno ad un’abitazione, continuavano tutti a gridare, ci siamo avvicinati a chiedere e la signora, guardando ciò che avevo tra le braccia è quasi svenuta. Era  suo amato cane, vecchio, cieco e con un tumore terminale, il suo amore grande, lo cercava da tre giorni, aveva chiamato anche gli amici, stavano perlustrando la zona palmo palmo. Il piccolo Stick, così si chiama, deve essersi perso, così, non riuscendo a trovare la strada di casa si era rannicchiato tra la neve aspettando forse di morire.

Stick ha ripreso subito spirito in braccio alla sua mamma, i signori sono stati bravissimi, gentili e disponibili..

Il nonnino è a casa sua al calduccio, adesso ci penserà la sua famiglia

Girarsi dall’altra parte è sempre sbagliato, ricordatelo!

Un abbraccio a tutte le persone che aiutano un bisognoso!