“Mi puoi aiutare”?
E’ andato di corsa, chi lo conosce lo sa che lo fa sempre, lui corre dove un animale ha bisogno di lui, qualcuno pensa che a volte siano gli animali a chiamare la sua anima e che lui li senta realmente, sofferenti e soli…Chi lo ha chiamato aveva solo detto che il cane era pericoloso e che nessuno riusciva ad avvicinarlo..
Martin arriva, lo guarda negli occhi, si avvicina e si siede, gli parla, tra buoni possono capirsi, il cane promette di non morderlo, almeno questo sostiene Martin nel racconto, a patto che veda quello che gli è successo, così Angelo, il cagnolone, si gira a pancia in su e apre le zampe, è un “Guarda che mi è successo, aiutami!” A Martin il cuore si stringe nel vederlo completamente spellato, il sangue gli arriva al cervello dalla rabbia verso gli umani. Si toglie la maglia e lo copre, vuole proteggerlo in un certo senso, lo prende in braccio e lo porta a casa sua, ormai è diventata clinica e rifugio. Angelo viene disinfettato dalla testa ai piedi, forse l’avevano bruciato con la fiamma o con l’acido, la verità la sa solo lui e non può raccontarla. Martin mantiene la promessa, lo aiuta a guarire e a tornare alla vita come merita un cane. Angelo dal canto suo ha mantenuto la sua di promessa, non l’ha mai morso come sostenevano gli altri, Angelo aveva dolore e ringhiava a tutti per quello, aveva il terrore di quello che potevano fargli ancora…
Lo copre con la sua maglia e..
Lo cura coccolandolo…
Le medicine, l’amore e la tranquillità..
E finalmente la salute e la libertà…