Moglie Gianluca Romagnoli: non posso seppellire mio marito

Lo sfogo della moglie di Gianluca Romagnoli: non posso seppellire mio marito; ecco perché

Lo sfogo della moglie di Gianluca Romagnoli che non può seppellire suo marito arriva a distanza di 15 giorni dalla sua tragica morte. Gianluca era uscito a fare una passeggiata con il suo cane e la moglie, preoccupata per il suo ritardo, era andata a cercarlo. L’aveva trovato morto dissanguato, con Tiago, il cane, molto agitato.

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Isabella Longoni è la moglie di Gianluca Romagnoli, l’uomo di 43 anni che lavorava come grafico pubblicitario, che è stato trovato senza vita,  il pomeriggio del 21 marzo, in un pratone di Colle del Sole, sulla Prenestina. Sono ancora molte le domande sul caso.

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Quello che si sa è che Gianluca Romagnoli è morto, presumibilmente dissanguato e che Tiago, il suo cane corso che lui amava profondamente, aveva mostrato anche in passato segni di aggressività. Due indizi che non fanno una prova, però. Per capire di più bisognerebbe fare l’autopsia a Gianluca e analizzare le ferite sul corpo e la loro compatibilità con i denti del cane.

Lo sfogo della moglie di Gianluca: non posso seppellire mio marito; ecco perché

Ed è proprio questo il problema: non è stata disposta ancora l’autopsia sul corpo di Gianluca Romagnoli e, senza l’esame autoptico la magistratura non vuole dare il nullaosta per il funerale. Isabella è una donna disperata. ha due bambini che hanno perso il padre e vuole sapere come è morto suo marito. Vuole e deve sapere se Tiago lo stava difendendo o se lo ha attaccato.

Tiago, il cane, non è stato messo sotto sequestro. Questo, infatti, è un’altro problema. Non essendo stato sequestrato, Tiago, che in questo momento si trova al canile rifugio della Muratella e sta facendo la profilassi antirabbica. Dopo, in assenza di indicazioni dalla parte della magistratura, sarà registrato come “cane morsicatore di proprietà” e sarà ridato alla famiglia.

La donna vuole sapere la verità. Tantissime persone si sono fate avanti per adottare Tiago, ma il cane, essendo di proprietà, non potrà essere dato in adozione senza il consenso della famiglia.

Una vicenda ingarbugliata e piena di problematiche. Speriamo che tutto si risolva e che la magistratura disponga l’autopsia il prima possibile.