Monkey, il gatto domestico che deve cacciare per mangiare

Ecco cosa si è inventato il suo proprietario

Questa è la storia di Monkey, un gatto domestico che vive in casa e non è abituato a procacciarsi il cibo. Perché come tutti i piccoli felini che vivono con noi trovano la pappa bella pronta nella ciotola. Il suo proprietario, però, si è inventato un sistema davvero molto singolare e particolare: deve cacciare per mangiare. Per quale motivo lo ha fatto? E come funziona?

Micio a caccia
Fonte foto da video YouTube di Ben Millam

Monkey è un gatto che ama fare quello che fanno tutti i mici. E tra le attività preferite, che però i felini casalinghi hanno un po’ perso di vista, c’è proprio la caccia. Non c’è niente da fare, perché è nella loro natura. E così il suo proprietario ha pensato bene di assecondarlo.

Il suo miglior amico umano, infatti, ha pensato di mantenere in attività il suo gatto, anche se trascorre le sue giornate indoor, tra le mura domestiche. Rendendo movimentato il momento della pappa con una super apparecchiatura, una ciotola smart ultra intelligente.

Questa mangiatoia per gatti abilitata per Arduino è nata dopo che ho avuto una pazza idea di aiutare Monkey, il mio gatto indoor, a vivere un’esistenza più appagante e autorealizzata.

Queste le parole di Ben Millam, il suo miglior amico umano, sul suo blog, nel quale spiega quello che ha costruito per rendere un po’ più movimentate le giornate del suo adorato micio. In particolare il momento della pappa, che potrebbe essere un po’ troppo piatto, monotono, sempre uguale a se stesso.

Ciotola smart
Fonte foto da video YouTube di Ben Millam

Una ciotola smart per Monkey il gatto domestico

Ben Millam h a ideato una macchina che è un erogatore di cibo, che però si mette in funzione solo inserendo nell’apposito tubo delle specifiche palline. Palline che il gatto deve trovare in giro per caso, per poi inserirle nel posto giusto per avere in cambio del cibo.

Monkey il gatto domestico
Fonte foto da video YouTube di Ben Millam

Ovviamente Monkey si è allenato duramente per capire che a quel gesto corrispondeva l’erogazione del cibo. A patto di saper riconoscere le palline giuste: ma lui sa andare a caccia perfettamente e non rimane mai senza mangiare.