Mowgli scompare, una settimana dopo…

L’hanno cercato ovunque, il loro amato Mowgli, il bimbo di casa. Hanno affisso volantini e fatto appelli, hanno suonato ai campanelli dei vicini, bussato ad ogni porta, niente di lui non c’era traccia. Sono andati anche da un signore che a Mowgli era simpatico, spesso lo andava a salutare e rientrava. Il piccolo ha solo un anno, la paura è che qualche altro gatto più grande lo abbia attaccato e lui, ferito, non riesca a tornare a casa.

Passa una lunghissima settimana, quando meno se lo aspettavano arriva la svolta, la peggiore, la più temuta. Il corpo senza vita di Mowgli viene rinvenuto tra i cespugli di un boschetto privato, ricordatevi “privato”. Alice, la proprietaria del gatto si reca dal veterinario disperata, stringe a se quel corpicino trucidato, vuole sapere cosa e sopratutto chi ha fatto questo.

Dall’autopsia è emerso che il gatto è stato colpito al cuore dal basso con un colpo di fucile ravvicinato e ben piazzato, tutto si fa chiaro, il cerchio si stringe. Il giorno della scomparsa, in quel boschetto c’era una caccia organizzata dallo stesso proprietario della tenuta, lui stesso è un incallito cacciatore

Il messaggio di Alice è chiaro” A te, stronzo cacciatore che hai fatto fuori di proposito il mio gatto, approfittando del suo affetto per te, sappi che ho depositato una denuncia, giustizia sarà fatta per il mio amore!”

che strano essere…l’umano

La ragazza non scherza, ha aperto una petizione per raccogliere firme, aiutiamola firmate QUI e condividete perché questi cacciatori hanno quasi rotto le scatole!