“Non potevo lasciarlo lì, così ho fatto l’unica cosa possibile, anche se rischiosa…”

“Mi chiamo Craig Grossi e sono un sergente della Marina degli Stati Uniti. Nel 2010 sono stato mandato in Afghanistan, ero felice di poter essere utile per il mio paese. Non mi pesava affatto essere li, anzi ne ero orgoglioso.

Dopo una settimana di attacchi notai che vicino a noi, c’era un cagnolino che si nascondeva sempre, ma in quel momento non potevo pensarci, potevo solo cercare di salvarlo, facendolo stare vicino a me. Passata questa settimana ho iniziato a dare confidenza al cane, che ho deciso di chiamare Fred.

Appena mi sono avvicinato a lui, ho potuto notare che il suo pelo era tutto aggrovigliato e rovinato e sopra gli si poggiavano tutti gli insetti. Così ho deciso di lavarlo e di tenerlo con me. Stavamo sempre insieme, mi veniva sempre dietro ed io ero felice perché sono sempre stato un amante degli animali.

Credevo che lui si fosse affezionato a me perché gli davo una parte del mio cibo e cercavo di evitare di farlo stare in pericolo, invece ero io che ero completamente innamorato di lui e della sua dolcezza. Il giorno che dovevo ripartire non ce la facevo a lasciarlo lì, così ho deciso di nasconderlo dentro la mia borsa da viaggio, senza farmi notare da nessuno.

Era tutto ciò che volevo, portare il mio migliore amico a casa con me. Anche perché durante le mie giornate in ufficio mi ricordava il posto dove, ero stato utile e indispensabile, forse, per il mio paese. Fred mi ha ridato la gioia, è il mio amore, non potrei più immaginare la mia vita senza di lui.

Mi ha fatto tornare la voglia di scrivere ed infatti, ho pubblicato un libro che parla di Fred: Craig & Fred: A Marine, A Stray Dog. Per condividere la mia meravigliosa amicizia con tutto il mondo.”

Gli devo la vita e gliene sarò grato per sempre!