Oliver salva Lexy da un rifugio

Lexy preferiva morire in rifugio

La sua famiglia lo aveva scaricato dopo due anni d’amore…Dicono loro. Lo avevano adottato da un rifugio, si sono presi i complimenti di tutti, le foto e i ringraziamenti. Poi dopo, quando ti stanchi, rivai al rifugio e lo riporti indietro, come se tu ti fossi stufata di un vecchio cappotto. Ma quel gesto

lo pagherai caro, almeno con la coscienza. Lexi, così si chiama va in depressione, la sua voglia di vivere scompare e si chiude in se stesso. Il piccolo vive nella sua cuccia, tutta di plastica e quella sarà la sua trappola mortale. Scoppia un incendio in rifugio, arrivano i volontari, l’allarme scatta immediatamente, i vigili sono sul posto velocemente. Accade un’altra cosa, la cuccia si scioglie su di lui, la plastica lo ricopre. Mentre tutti i cani scappano per lui non c’è via d’uscita, il fuoco lo ricopre. Sarà Oliver, un vigile del fuoco a sentire i suoi lamenti e a salvarlo dalla morte ma le sorprese non erano ancora finite. Il vigile che lo ha salvato lo ha fortemente voluto adottare ma per l’associazione del posto la famiglia non andava bene e si è ritrovato in una situazione veramente spiacevole. La sua fortuna è stata il grnade amore che lo ha da sempre avvicinato agli animali. Ha scritto una lettere a chi di dovere, l’ha poi pubblicata e alla fine ha vinto lui. Lexy ha trovato la sua famiglia, ha dovuto subire tanto, tante cure dolorose e una lunga riabilitazione. La vecchia famiglia si dovrebbe vergognare del loro gesto, il dolore che hanno provocato al povero cagnolino è inimmaginabile.

dopo tanto tempo finalmente a casa

eccolo a casa

resterà solo un brutto ricordo

buona vita Lexy