Pato, legato e buttato
Una passeggiata in campagna con il mio cane, lui che non mi da retta e prende una direzione diversa. Lo seguo e arriva davanti ad un sacco nero, riconosco un cane dalla busta, ho pensato, lo giuro, che fosse un cane morto, che qualcuno per disfarsene l’aveva messo nella busta e buttato in un campo…
Ho pensato di chiamare qualcuno per farlo rimuovere ma quando mi sono avvicinata ha girato gli occhi per guardarmi, santo cielo, era vivo! Ho avvertito il mio veterinario, sono andata a prendere la macchina, ho aperto lo sportello per metterlo dentro, in quel momento si è sfilato il sacco nero…ho visto allora una cosa terribile. Le sue zampe erano rigide, quel cane era stato buttato perhé infermo secondo me. Il veterinario lo accoglie subito, flebo, antidolorifici, antibiotici, lastre e analisi del sangue. Pato è un nonnetto di undici anni, malato di displasia alle zampe posteriori, la sua famiglia non l’ha voluto assistere fino alla fine, così hanno deciso di imbustarlo come un materasso bucato e buttarlo in una campagna dove nessuno lo avrebbe salvato, avrebbe atteso la morte dopo giorni di agonia, senza cibo, senza acqua e senza un riparo. Pato non sta bene, ma sta meglio, riesce a muoversi lentamente ma si muove da solo, la signora lo ha portato a casa sua, il veterinario si è offerto di curarlo finchè sarà possibile. Il medico stesso ha sporto denuncia pubblicando anche le foto del cane, chiedendo informazioni, undici anni questo cane è stato di qualcuno, dovrà uscire fuori, allora saranno dolori e anche forti!
Pato vivrà i suoi giorni in una casa amorevole
Non sono tutti schifosi come la sua famiglia.
Chi aiuta e fa del bene sarà fortunato, noi lo vogliamo credere..