Pescano un cane in acqua
A 200 chilometri dalla costa pescano un cane in acqua
Gli operai di una piattaforma petrolifera rimasero senza parole quando videro un cane esausto aggrapparsi ai ferri della piattaforma dove loro stavano lavorando. Il poverino era sfinito, quando riuscì ad appoggiare la zampa al ferro della piattaforma quasi si lasciò andare. Fu un operaio, Vicktor ad accorgersi di lui per primo, chiamò gli altri ragazzi ma non tutti sembrarono entusiasti del piccolo.
Ma Vicktor chiese a tutti di collaborare e così fu. Il cane venne tirato su, lo asciugarono e gli venne messa acqua e pappa, lui, stanco di lottare si abbandonò in un sonno liberatorio che durò un giorno intero. Vicktor trovò subito nel suo sguardo qualcosa di meraviglioso.
Sentì che quell’incontro non sarebbe stato uno dei tanti.
Appena possibile venne portato a terra, contattarono un’associazione animalista chiedendo di prenderlo in affido, di curarlo e di cercare la sua famiglia. Magari, da qualche parte, qualcuno era disperato per lui, forse c’era una persona che lo amava e che lui amava. Ma disse una frase alla volontaria che venne a prenderlo: “Se il cane non ha una famiglia, vengo e lo prendo io, vivrà con me!”
Vicktor mantenne quella promessa suggellata solo da una stretta di mano. Nessuno reclamò la proprietà del cucciolo, eppure era tanto abituato all’umano, forse, quel qualcuno aveva voluto disfarsi di lui e adesso lo crederà anche morto. Vicktor si recò in un secondo tempo al rifugio dal suo amico, iniziarono così una nuova avventura, adesso erano una famiglia!
La vita di questo ragazzo e di tutti quelli che lo hanno aiutato dovrebbe avere sempre una vita felice, chi li aiuta, chi lo fa per amore, chi lo fa per senso del dovere, dovrebbe avere una lunga vita felice. Grazie Vicktor di questo esempio di umanità, in un mondo come il nostro, dove la gente tende a girarsi dall’altra parte, sei una mosca bianca!