Pumo, il cane di Grottaglie è tornato a casa: finalmente è di nuovo in libertà

Conosci la storia di Pumo?

Questa è la bella storia a lieto fine di Pumo, il cane di Grottaglie che è tornato a casa finalmente, tra la sua comunità umana che lo ha adottato anche se è un randagio. A dare il lieto annuncio che Pumo è tornato in libertà è stato il vice sindaco stesso della città in provincia di Taranto. Ecco qual è la sua storia.

Pumo

Pumo è un cane di quartiere, adottato da tutta la comunità di Grottaglie, parte del sistema sociale cittadino, come ha sottolineato il vice sindaco parlando dei cani liberi, dei quali ogni cittadino si prende la responsabilità di prendersi cura di loro.

Vincenzo Quaranta, vice sindaco di Grottaglie, ha firmato l’ordinanza che rende libero Pumo, che è tornato a casa, nel quartiere famoso per le ceramiche delle quali porta anche il nome.

Pumo è il simbolo della nostra comunità, e una parte importante della socialità cittadina.

Pumo deve il suo nome all’omonimo manufatto di ceramica artigianale caratteristico della città in provincia di Taranto, che rappresenta un bocciolo di rosa pronto a sbocciare. Il cane è stato chiamato così dai commercianti del luogo, che si prendono cura di lui.

Quando Pumo è stato portato via dal suo quartiere, i residenti hanno protestato e l’amministrazione comunale ha cercato di chiarire l’equivoco.

Ultimamente alcuni atteggiamenti di Pumo non sono stati ben letti da alcuni cittadini. Allarmati, hanno segnalato la situazione agli organi competenti. Da qui abbiamo avviato una valutazione da parte dell’Asl che ha sancito l’assoluta non pericolosità di Pumo. E la conseguente possibilità di reimmetterlo sul suo territorio.

Pumo, il cane di Grottaglie è tornato a casa

Pumo, il cane di Grottaglie tornato a casa per la gioia di tutti i residenti del quartiere famoso per le sue ceramiche

Il vice sindaco ricorda che Pumo, come gli altri cani di quartiere a Grottaglie, è parte del sistema sociale.

Abbiamo cani di quartiere storici, partecipi delle attività sociali della città. Il rapporto esistente tra cittadini e animali è molto forte. Quindi cerchiamo di non chiuderli mai in canile, un atto compiuto in extrema ratio solo se sono pericolo per se stessi o per gli altri.

Quaranta ha poi aggiunto, in merito al ritorno del cane a casa:

È stato bello perché si vedeva che era felicissimo, e anche noi con lui.