Ragazza di 12 anni muore cercando di salvare il suo cane

Una ragazzina di 12 anni ha dato la vita per salvare il suo amato cane: purtroppo è morta sul colpo.

Jennarae Goodbar aveva solo 12 anni. È morta cercando di salvare il suo miglior amico, il suo adorabile cane. Purtroppo non ce l’ha fatta. E in questo terribile incidente stradale sono morti entrambi. Erano così legati in vita, che nessuno si è opposto alla volontà della famiglia di poterli seppellire insieme. Una storia davvero tragica che colpisce il cuore.

In strada, purtroppo, basta un po’ di disattenzione e nascono storie tristissime come quella che vi raccontiamo oggi. A volte non serve nemmeno essere disattenti, ma solo avere tanta sfortuna. Jennarae Goodbar aveva solo 12 anni: questa ragazzina che viveva nella contea di Rockbridge, in Virginia, negli Stati Uniti, è morta per salvare il suo cane che si stava avventurando pericolosamente in una strada trafficata. Jennarae Goodbar amava molto i suoi cani. Nonostante la giovane età, ne aveva uno tutto suo, al quale badava lei. La ragazzina e Cash, questo il nome dato al suo fedele amico, erano praticamente inseparabili. Lei era responsabile della sua educazione e del suo mantenimento. Un giorno uscirono fuori e, non si sa ancora bene come, Cash è sfuggito al suo controllo. È scappato via, ha cominciato a correre, forse spaventato da qualcosa.

Cash si è diretto immediatamente verso la strada. Subito Jennarae gli è corsa dietro. La famiglia viveva vicino all’autostrada e il cane si è diretto lì, con dietro sempre la sua amica che avrebbe fatto di tutto per salvare il suo amato cane. Purtroppo, però, entrambi, durante questa corsa folle, hanno incontrato la morte: un’automobile non li ha visti e li ha investiti.

Ovviamente gli inquirenti hanno aperto un’indagine per scoprire come sono andate le cose.

Ma sulla strada rimangono due vite spezzate, due amici che continueranno a vivere insieme anche dopo la morte: Jeannarae e Cash sono stati sepolti insieme, così potranno continuare a essere vicini l’uno all’altro.

E da lassù confortare chi è rimasto senza il loro affetto.