Reati contro gli animali: nel 2017 aperti 26 fascicoli al giorno

Poveri cuccioli...

Reati contro gli animali: nel 2017 aperti 26 fascicoli al giorno, uno ogni 55 minuti ha riguardato reati nei confronti di poveri animali indifesi. E’ quello che emerge dal Rapporto Zoomafia 2018 “Crimini e animali”, redatto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della Lav (Lega Antivivisezione). Per la 19esima edizione già presentata a Roma il rapporto è stato patrocinato dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e dalla Fondazione Antonino Caponnetto. I dati che emergono sono decisamente allarmanti.

Il maltrattamento è il reato più contestato in Italia contro gli animali nel 2017. Il maggior numero di indagati e i casi più eclatanti hanno coinvolto dei minori. Si parla di poveri gattini presi a calci, di cigni presi a sassate, ma anche di corse clandestine di cavalli e traffico di cuccioli. Questi due casi sono le prime emergenze zoomafiose.

26 fascicoli al giorno, uno ogni 55 minuti per reati a danno degli animali, con una persona indagata ogni 90 minuti. Questi i dati della Lav raccolti grazie alla collaborazione con 115 Procure Ordinarie e 25 Procure presso i Tribunali per i Minorenni (pari all’83% di tutte le Procure del Paese).

La Procura di Brescia è quella con più procedimenti per reati contro gli animali, 527 con 387 indagati. Più della metà di questi sono legati alla caccia. Seguono Vicenza, Udine, Verona, Napoli, Roma, Milano, Torino, e Palermo. A Crotone non è stato aperto nemmeno un procedimento, mentre la Procura con meno fascicoli, 3 a carico di ignoti, è quella di Savona.

Il rapporto svela però che i combattimenti tra animali sono il vero allarme, perché è il vero affare per la criminalità, con migliaia di vittime ogni anno. Sono molti i cani con morsi o cicatrici ritrovati, molti i sequestri di allevamenti di cani da combattimento.

Corse clandestine di cavalli, traffico di cani, bracconaggio, uso intimidatorio sono i crimini zoomafiosi più contestati.