Reggia di Caserta, morto cavallo sotto gli occhi dei presenti: sfinito dal caldo
Tanta la rabbia per il cavallo morto alla Reggia di Caserta, sfinito dal caldo e dalla stanchezza: stop al trasporto di carrozze
Reggia di Caserta, cavallo per il trasporto delle carrozze morto sotto gli occhi di tutti i presenti, per il troppo caldo e la troppa fatica. Le sue immagini, pubblicate sui social network, hanno suscitato rabbia ed indignazione. Francesco Emilio Borrelli, consigliere dei Verdi, ha scritto in un post sul suo profilo:
Denunceremo il titolare della carrozza. È qualcosa di vergognoso. Chiediamo ordinanze in tutti i comuni che mettano fine a tutto ciò. Con le condizioni di caldo estremo dei prossimi giorni i cavalli non devono circolare
Uno dei cavalli utilizzando per il trasporto delle carrozze che portano in giro i visitatori è stramazzato al suolo, complice probabilmente il caldo che ha aumentato la stanchezza dell’animale.
L’intervento dell’Enpa sulla vicenda del cavallo morto
Anche l’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) è intervenuto sulla vicenda. Sulla pagina Facebook dell’associazione sono state divulgate le stesse strazianti immagini:
Un’altra morte senza senso. Per il business e per far divertire i turisti.
L’associazione ha espresso la propria rabbia, riguardo questi cavalli, costretti a trasportare carrozze nella Reggia di Caserta, sotto il sole cocente. Il cavallo, esausto, si è accasciato a terra, sotto gli occhi di tutti i presenti e non si è più rialzato. L’Enpa ha spiegato che l’area è stata transennata e che verranno effettuati dei rilievi sul caso.
Sul cavallo sarà effettuato l’esame autoptico, che confermerà la causa della morte.
Gli animali soffrono e patiscono proprio come noi. L’Enpa combatterà questa battaglia di civiltà con tutti i mezzi a disposizione. In un Paese civile, le botticelle dovrebbero scomparire immediatamente e per sempre.
L’intervento della Brambilla
Non poteva mancare l’intervento di Michela Vittoria Brambilla, che ha definito la vicenda, una vergogna nazionale.
È semplicemente assurdo, e inammissibile, che all’alba del XXI secolo ancora si utilizzino i cavalli per scarrozzare i turisti, e per di più che non si tenga conto neppure del clima torrido delle giornate di piena estate.