Rinotracheite nel gatto da Herpesvirus felino: sintomi e come si cura
Terapia, rimedi, quanto dura e contagio dell'Herpesvirus del gatto, responsabile del raffreddore felino.
Una delle malattie più diffuse nei gatti è di sicuro la rinotracheite virale felina. Conosciuta anche come raffreddore dei gatti o Herpesvirosi felina, è una malattia provocata dall’Herpesvirus, un virus a DNA abbastanza contagioso, capace di provocare epidemie soprattutto dove ci sono alte concentrazioni di gatti. Fortunatamente, esiste il vaccino per l’Herpesvirus, lo si trova nel normale trivalente del gatto, per cui è possibile proteggere i gatti da questa malattia a patto di seguire regolarmente il piano vaccinale impostato dal veterinario.
Rinotracheite nel gatto: causa
La rinotracheite virale felina o rinotracheite con congiuntivite o raffreddore dei gatti è provocato dall’Herpesvirus, un virus a DNA che ha come sigla FRV o FHV-1. E’ un virus che entra nel più ampio spettro della sindrome respiratoria felina, sindrome provocata da diversi virus e batteri. L’Herpesvirus è un virus molto contagioso, ma, fortunatamente, resiste poco nell’ambiente esterno.
I disinfettanti più comuni funzionano bene per eliminare l’Herpesvirus dall’ambiente, anche se tende a resistere di più alle basse temperature. In inverno può rimanere infettivo anche per cinque mesi, motivo per cui è più facile vedere epidemie in inverno e motivo per cui i veterinari consigliano di vaccinare i gatti in previsione dell’inverno.
Rinotracheite nel gatto da Herpesvirus: contagio e modalità di trasmissione
L’Herpesvirus è un virus molto conosciuto da chi gestisce le colone feline: dove ci sono alte concentrazioni di gatti, è possibile che ci sia l’Herpesvirus. Questo anche perché pur resistendo poco nell’ambiente esterno, in un clima moderatamente caldo e umido resiste anche un mesetto, tempo più che sufficiente per contagiare parecchi gatti. Inoltre molti gatti rimangono portatori e eliminatori del virus, anche dopo apparente guarigione, per cui continuano a diffondere il virus nell’ambiente. Si parla dell’80% dei gatti guariti che rimangono portatori, con la metà che, periodicamente, eliminano il virus quando la malattia si riacutizza.
Il fatto che ci siano molti portatori è legato al fatto che, come tutti gli altri Herpesvirus, anche quello felino può andare ad annidarsi nelle cellule del sistema nervoso: da lì non lo si elimina più, anzi, a seguito di stress o altre malattie, il virus esce dalla fase di latenza e riacutizza la malattia.
Ma come si contagia un gatto con l’Herpesvirus? Le vie di trasmissione più comuni sono:
- secrezioni o aerosol di gatti malati, in fase acuta (anche oggetti, mani o abiti contaminati)
- secrezioni o aerosol di gatti in fase latente che sta riacutizzandosi
- infezione neonatale da madri portatrici
L’Herpesvirus non conosce barriere: colpisce gatti di tutte le età, sesso e razza. Ovviamente i sintomi possono essere più gravi nei giovani gattini, negli anziani, in gatti immunodepressi (anche da FIV o FeLV) e in gatti che soffrono di altre malattie.
Sintomi della rinotracheite virale felina
Il periodo di incubazione dell’Herpesvirus è di 2-6 giorni, anche più lungo se c’è poco virus. La malattia dura almeno una ventina di giorni, se non sopraggiungono complicazioni, mentre la morte da Herpesvirusè rara, con tassi aumentati in gattini piccoli e adulti immunodepressi. Inoltre possono rimanere anche lesioni gravi con danni non guaribili a mucose, occhio e turbinati. Frequenti poi le riacutizzazioni.
I sintomi della rinotracheite virale felina da Herpesvirus sono:
- starnuti
- scolo nasale e oculare (sieroso e poi purulento)
- appetito diminuito
- abbattimento
- febbre
- aumento della salivazione
- congiuntivite con chemosi (è l’edema delle palpebre)
- dispnea
- tosse
- ulcere in bocca
- cheratite ulcerativa
- polmonite virale
- ulcere sulla cute
- dermatite da Herpesvirus
- segni neurologici
- aborto
- morte
Come si diagnostica il raffreddore dei gatti?
La diagnosi di certezza di Herpesvirus nel gatto richiederebbe esami sierologici, PCR e ricerca virale, ma visti i costi e le interferenze con gli anticorpi vaccinali (oltre al discorso che in fase di latenza il virus non lo si trova nelle secrezioni), di solito si procede a terapia sintomatica con diagnosi clinica. In effetti, quando ci sono più starnuti e scolo nasale e meno ulcere, allora probabilmente si ha un Herpesvirus; se si hanno più ulcere, allora possibile che ci sia un Calicivirus. Anche se non bisogna escludere la presenza di infezioni multiple.
Terapia, cura e rimedi naturali della rinotracheite virale felina
Essendo una malattia virale, non c’è cura per l’Herpesvirus. Di solito si imposta terapia sintomatica, con anche antibiotico per curare le sovrinfezioni batteriche. La cura dell’Herpesvirus poi, può prevedere anche l’uso di integratori per stimolare le difese immunitarie, vitamine, rimedi naturali e omeopatia, abbinata sempre alla terapia tradizionale. Molto importante che il gatto stia al caldo, in un ambiente pulito e che si nutra adeguatamente.
I farmaci antivirali, invece, hanno senso solo in determinate fasi della malattia e solo se si usano quelli veterinari: quelli umani, infatti, anche se costano di meno, non sono efficaci. Spesso, in fase iniziale, si usano colliri topici antivirali.
Per quanto riguarda l’occhio, spesso nei gattini con rinotracheite le palpebre si chiudono e tutto il pus rimane dentro. E’ importante aprire quotidianamente le palpebre e eliminare il pus: se rimane lì, erode l’occhio e una volta che l’occhio è ulcerato in maniera grave, è perso.
Il vaccino della rinotracheite virale felina
La prevenzione e profilassi della rinotracheite virale felina si può e si deve fare tramite il vaccino per l’Herpesvirus, compreso nel trivalente di base dei gatti. Il primo anno, dall’età di due mesi il gattino farà una vaccinazione con richiamo dopo un mese. Dall’anno successivo, si passa a richiami annuali. I richiami triennali andrebbero riservati o a quei gatti che vivono esclusivamente in casa, che non hanno mai contatti con altri gatti e con proprietari che non bazzicano gattili o colonie. Oppure gatti che, annualmente, eseguono esami del sangue sierologici per scoprire se abbiano abbastanza anticorpi per quella malattia: se li hanno, bene. Se non li anno, si anticipa il richiamo.
Anche gatti guariti dall’Herpesvirus andrebbero vaccinati: la guarigione, infatti, non garantisce immunità duratura. Bisogna però vaccinare gatti in fase di latenza e non di riacutizzazione: sarà il vostro veterinario a decidere se il gatto possa essere vaccinato o meno in quel momento. Stessa cosa dicasi per gatti con FIV o FeLV: la vaccinazione protegge da una concomitante infezione da Herpesvirus, ma vanno vaccinati gatti in cui quelle malattie non siano in fase di riacutizzazione.
L’Herpesvirus felino è contagioso per l’uomo?
L’Herpesvirus felino non è contagioso per l’uomo o per il cane.
Foto: Pixabay