Samsara, la storia di una rinascita
Questa storia ci arriva da Minorca e che vogliamo raccontarvi per farvi capire quanto è importante non ignorare il grido d’aiuto di un animale. Molte persone vedono cani in difficoltà ma si girano semplicemente dall’altra parte… non è questo il caso e ve lo racconteremo.
Una donna che lavorava per un’agenzia immobiliare locale, era andata insieme a dei clienti a visitare una proprietà a Calle s’Arraval, a Maó. Mentre stava parlando della casa, ha visto, per puro caso, qualcosa che le ha attirato l’attenzione dentro il cortile del vicino di casa.
Era qualcosa che assomigliava a un cumulo d’immondizia ma che si muoveva. Non si rio usciva bene a distinguere di che animale si trattasse. Solo quando ha cominciato a guaire, la donna si è accorta che era un cane. Ma le sue condizioni erano terribili: aveva il pelo sporco e intrecciato, ricoperto da urina e feci.
Con lei, nello stesso cortile, c’era anche un altro cane, un pastore tedesco, ma in condizioni migliori. Non avevano né acqua né cibo e si vedeva che erano maltrattati e impauriti. Qualsiasi rumore li faceva scappare terrorizzati. Il nome della cagnolina era Samsara.
La donna decise di non dire nulla alla proprietaria per paura che si potesse sbarazzare di loro. Andò direttamente nella sede dell’Asociación Animal Minorca, e riferì l’accaduto. I volontari verificarono subito la veridicità delle parole dell’agente immobiliare e fecero una denuncia alla polizia.
I proprietari dei cani, madre e figlio, 38 e 23 anni (una ragazza madre) erano originali di nazionalità spagnola, ma erano nati nella Repubblica Dominicana. I volontari dell’associazione Ayuda Animal si presentarono alla loro porta per chiedere il cane. Ma i due cedettero solo Samsara… il pastore tedesco non lo consegnarono.
La piccola femmina di barboncino era in pessime condizioni. Il veterinario ha detto che non mangiava da settimane ed era anche gravemente disidratata. Era piena di lividi e ferite per le botte ricevute e, per riuscire a rasarla, dovettero anestetizzarla.
Samsara fu poi curata e portata in un rifugio e, dopo non molto, fu adottata da una meravigliosa famiglia. Metre per i suoi malvagi proprietari, il giudice, Fernando Pinto, emesse la seguente condanna: una multa di 540 euro da pagare in tre mesi e un risarcimento di 675 euro per pagare i costi dell’intervento del veterinario. Anche il pastore tedesco è stato sequestrato a questi due sciagurati.
Speriamo che nessun altro animale capiterà ancora tra le loro mani.