Scoperta fossa comune dalla asl in Abruzzo
Canile in Abruzzo sotto inchiesta per una denucia
E’ di questa mattina la scoperta fatta dalla asl si Avezzano-Sulmona L’aquila intervenuta nel canile di Sulmona dopo una segnalazione a dir poco dettagliata. Sembra che sia stata una coppia a lanciare l’allarme, affermando che vi erano numerosi cani sepolti nel canile, praticamente in fosse comuni. La denuncia era veritiera a quanto pare, perché
il servizio di controllo ha effettivamente rinvenuto le carcasse in sacchi neri sepolti e ricoperti dal terreno. Il canile di Sulmona è un canile comunale, gestito dall’associazione Code Felici. Incredibile quanto siano stati precisi i dettagli forniti, sembra che i punti indicati siano andati a segno subito.
Scavano ancora e da altre parti della proprietà le ruspe, evidentemente c’è altro da cercare? La situazione dei canili abruzzesi è stata più volte discussa, molte le volontarie che lamentano difficoltà ad entrare, addirittura sono vietate le foto ai cani in alcuni, ogni conquista ottenuta è frutto di una grande guerra qui.
A onor del vero ci sono anche canili rifugi, come Chieti e Pescara gestiti in modo più che adeguato, ma il problema è sempre il territorio, il numero esagerato di randagi che, sempre di più, vengono lasciati in strada al proprio destino.
L’associazione Code Felici, nella propria pagina si dichiara estranea ai fatti, tramite la voce della responsabile Gabriella Tunno, affermando anche che il canile è aperto come sempre.
Chi ha fatto questo? Chi aveva interesse a nascondere la morte di questi cani e perché? Si potrebbe anche pensare ad una questione economica, un cane ad un canile porta circa due euro al giorno, dichiarandone la morte quei soldi sparirebbero..
Speriamo che questa storia vada oltre i primi accertamenti, speriamo che ci siano persone che vogliono dire basta a tanto male e tanta incuria. Più rumore si fa, meglio è per loro. Grande vergogna di tutta questa terra oggi. Vergogna di tutta l’Italia che non fa nulla per evitare l’esistenza dei canili.