Scoperto un nuovo traffico

Cavallucci marini impacchettati e pronti per la vendita clandestina

Un’inchiesta analoga partì da Taranto pochi mesi fa, il traffico clandestino sembra però non fermarsi. La polizia di frontiera cinese ha seguito le tracce della “refurtiva” per arrivare a chi le rivendeva e immetteva in circolo in Cina. Erano più di centomila gli esemplari questa volta, tutti impacchettati in confezioni identiche, così da facilitarne il conteggio e lo smercio al loro arrivo

La pazienza di questi agenti li ha portati ad un grande commerciante. Questo li vendeva a cifre assurde, ad altri commercianti di erbe e liquori, infatti, loro credono, ma non c’è alcuna scienza che appoggia questa assurda teoria, che i cavallucci marini abbiano al loro interno particelle magiche che possano aiutare, favorire, la sfera sessuale dei maschi.

Queste povere creature vengono pescate con la compiacenza, ovviamente, di gente corrotta. Non importa la sofferenza stessa dell’animale che morirà dopo ore. Importano gli spicci che si guadagnano, almeno qua da noi, perché in Cina, lo conferma appunto la polizia cinese, è uno dei maggiori introiti. Ne sono clienti  fissi i ricchi, incentivando questa cattiveria assurda.

A Taranto si scoprì che i pescatori, illegalmente, perché sono una specie protetta, li vendevano a 80 centesimi al chilo, una cosa raccapricciante, praticamente per due spicci, pescavano cavallucci marini vivi, oltre all’inutile cattiveria, danneggiando anche l’ecosistema marino dei due mari di Taranto, li hanno quasi estinti, per questo un giornalista del posto, da sempre attento all’ambiente ne denunciò il traffico con materiale video e fotografico.

Vengono confezionati in modo ordinato, dando loro un aspetto pregiato, poi ne pubblicizzano anche su internet la vendita on line, incurante del fatto che prendono animali vivi, femmine in riproduzione, vendendoli per folli credenze. Purtroppo i cinesi non sono nuovi a queste crudeltà, sempre con questa sfera sessuale da mantenere e migliorare.

A loro anche il triste primato del traffico di bile dell’orso, li chiudono in piccolissime gabbie, li  torturano giornalmente con dei cateteri infilati nell’addome da cui estraggono gocce di bile, convinti di curare chissà cosa. Forse si tratta solo di spietata crudeltà?