Sting e la solitudine
Sting è un levriero molto buono e educato, equilibrato e non amante della solitudine. Il cane è stato salvato da una famiglia, era destinato alla morte nelle perreras, i lager spagnoli. Probabilmente il fatto accaduto è da collegare proprio a quel periodo, il periodo in cui vedeva andare via i suoi amici per non tornare più..
Sting viene quotidianamente portato in biblioteca dal suo papà umano, lui è un professore che dedica gratuitamente il suo tempo ai giovani e, senza volerlo, ha trasmesso la sua passione a Sting. Il cane seguiva un gruppo di bambini speciali, il padre si occupava di loro organizzando dei gruppi di lettura ma la cosa straordinaria era che tutti i piccoli volevano Sting di fianco nel momento di leggere. Tutti avevano simpatia del cane ma tutti hanno ignorato quanto quel momento delicato fosse importante per il pelosetto. Il cane aveva istaurato un rapporto di affetto con i bambini, aspettava l’ora della lettura ed era felice di uscire di casa per andare in biblioteca dai bambini. Con il Natale il gruppo si è sciolto, si riformerà a primavera ma Sting non può saperlo, così quando il suo papà è uscito di casa per andare al lavoro e lui è rimasto a casa è accaduto tutto. Al rientro di lui non c’era traccia, dopo ore di ricerca è stato trovato tremante e piangente dietro un divano, aveva forse vissuto un nuovo abbandono, forse il suo cuoricino era già troppo provato….L’uomo dispiaciuto mette la foto sui social, spiegando il dolore di Sting per la mancanza dei suoi bimbi speciali e delle loro favole, così
in poche ore la casa si riempì di tanti mocciosi armati di libri e biscotti,
Sting uscì dalla sua tana, smise di tremare e mise il musetto sul libro…
All’inizio della lettura si addormentò sulle ginocchia del bambino, aveva bisogno di riposarsi, si era troppo stressato, guardate che dolcezza…
Non sottovalutate il cuore del vostro cane, non sottovalutate l’amore che si trasmettono con i bambini…