Tia e il pitbull
La povertà colpisce sia l’uomo che gli animali. Per i volontari è una battaglia in salita, sembra proprio non esserci via d’uscita.Un senzatetto era solito dormire dentro una vecchia roulotte. Era tutta rotta, ma lui di meglio evidentemente non aveva. In sua compagni c’era sempre un cane e Tia, una residente del posto lo notava ogni volta perché non le dava l’impressione di essere ben accudito.
Da qualche giorno notò che ne l’uomo ne il cane erano in zona, la donna iniziò a covare un sospetto, qualcosa le diceva di andare a vedere da vicino. Quando Tia arrivò, tornò a dare un’occhiata. Dietro una roulotte c’era il suo dolce Pit Bull che era pelle e ossa. Non aveva ne acqua ne cibo ed era legato ad un albero.
C’era immondizia e rifiuti dappertutto, escrementi a volontà. . Il povero cane aveva solo una ciotola piena di terra e acqua piovana. La sua pelle era rovinata in ogni punto del corpo.
La cosa più straziante fu quanto sollevato e felice il cane fosse nel vedere Tia. Scosse la coda come un matto. Quando Tia se ne andò, un vicino ficcanaso cominciò a urlare: “Ehi, quello è il cane di Johnny!”
Tia spiegò che non le importava di chi fosse il cane, perché ovviamente questo Jhonny non si curava di lui
Ora avrebbe vissuto nel rifugio fino a guarigione.I suoi giorni tristi erano ormai ufficialmente finiti! Questa non era una vita per nessun cane! Ora che il cane è in buone mani, sarà ben curato. Questo è ciò che conta davvero.
Purtroppo la storia di questo povero cane è comune a molti altri. Ci sono senzatetto che condividono con loro ogni cosa, hanno una vita umile ma piena d’amore. Altri invece, come questo Jhonny, dei cani non importa nulla, sono cose, non esseri viventi da amare.