Tico e la sua vittoria
Tico è stato buttato ma la vita per lui aveva ancora qualcosa di bello
Questa volta non li ha chiamati nessuno, sono capitati nel posto giusto al momento giusto. Un sacco di juta rotto, la riva di un canale, un posto alla fine del mondo, dove il solo passare faceva paura. Tico è a terra, si lamenta, quasi rassegnato a quello che è il suo destino, ormai tristemente scritto. Tico reagisce male, ha paura ma una cosa, anche se spaventato a morte, la capisce. Quella potrebbe essere la sua salvezza..
Tico viene praticamente catturato perché era così traumatizzato che tentava di mordere i ragazzi che cercavano si salvarlo. Tico arriva in quella che diventerà la sua casa, ma qualcosa nel suo cuore sembra intuirlo.
Tico inizia così inconsapevolmente, un percorso di recupero, deve recuperare la libertà dei movimenti, visto che fino a quel punto gli era stata negata. Deve ritrovare la fiducia negli umani, visto quello che aveva passato non era facile fidarsi ancora.
Ma la sua intelligenza sembra dargli una grande emano, e mentre all’inizio faticava anche a stare in piedi, adesso, di tanto in tanto accenna anche a correre. Tico si apre come un fiore a primavera, la sua testa è alta, la coda non è più tra le zampe, eppure, di tanto in tanto, quando si accuccia in un angolo del cortile sembra rattristarsi, come gli tornasse in mente quel doloroso passato a cui non poteva sottrarsi se non dopo che quell’essere ha finalmente deciso di disfarsi di lui.
Purtroppo resterà impunito tutto questo, nessuno è stato individuato, la povertà della zona e la mancanza di leggi non lo hanno tutelato di certo, ma la sua vita doveva concludersi nel migliore dei modi e oggi, dopo tanta fatica e tanta determinazione,
Tico è un cane di famiglia, ha una mamma e un papà che lo amano.