Trapani, multata per essere entrata nel comune con il cane in braccio

TRAPANI: multata per essere entrata nel comune con il cane in braccio. "Quando sono uscita, mi stavano aspettando. Ne farà un caso nazionale".

La vicenda è accaduta a Trapani e a denunciarla è stata una donna di circa settantanove anni, di nome Angela Vultaggio. La signora, una pensionata, si è recata a comune del posto, in compagnia del suo amico a quattro zampe, ma quando è entrata nella struttura, è stata multata dagli agenti della polizia municipale, proprio perché era entrata con un cane.

Adesso Angela non intende pagare ed ha deciso di fare ricorso. La settantanovenne ha spiegato che non appena è entrata nel comune, una delle impiegate le ha detto di non entrare con il cane, ma poiché lei sapeva bene che se lo avesse peso in braccio, sarebbe potuta entrare, ha deciso di farlo. Il suo cagnolino è un buonissimo incrocio di circa undici anni, ma i vigili si sono appellati al fatto che l’animale non avesse nemmeno la museruola ed hanno deciso di multarla comunque.

Angela ha voluto condividere la sua esperienza, per cercare sostegno ed ha dichiarato di non avere nessuna intenzione di pagare la sanzione.

La settantanovenne è stata intervistata dal giornale locale Tp24.it:

“La multa? Non intendo pagarla. Anzi, mi rivolgerò a Vittoria Brambilla e ne farò un caso nazionale”.

Guardate il video di seguito:

L’episodio è accaduto, come afferma la stessa Angela nel video, lo scorso 19 novembre.

“Lui si chiama Romeo, ad agosto farà 11 anni. Io più volte ho chiamato i Vigili, perché mi sono trovata in difficoltà con un signore mezzo zoppo, che porta un cane. Per carità io ho rispetto per i cani e anche per le persone. Però questo signore non regge bene il cane e qualche volta succede qualche disgrazia. Ma non è mai venuto nessuno. Una volta sono venuti e mi hanno detto: ma il signore è già salito a casa, non possiamo multarlo”. 

“Il mio cane ha subito sempre. Non ha mai fatto del male a nessuno. Quando aveva due mesi, due gemellini gli si sono avvicinati. Uno lo ha accarezzato, ma l’altro gli ha messo le dita nell’occhio. Romeo ha pianto, si lamentava, ma non li ha toccati. I cani capiscono che quelli sono bambini, sono molto più intelligenti di noi. Siamo noi i veri cani. Noi esseri umani, che facciamo cose tremende, loro no. Gli animali feroci, sbranano per fame e non per cattiveria. La cattiveria ce l’ha l’uomo”.