Trascinava un carrello, c’era un lenzuolo che copriva qualcosa

Trascinava un carrello, c'era un lenzuolo che copriva qualcosa e quando si è girato ho visto una coda sbucare. 'Oh mio Dio, è il corpo di un cane, lo ha ucciso e adesso si sta sbarazzando di lui', ho pensato. Aveva capito, così si è avvicinato per farmi vedere e mi ha raccontato tutto

Se c’è una cosa di cui la maggior parte delle persone ha paura, è la vecchiaia. Forse perché iniziano i dolori, iniziamo a dimenticare le cose, a ricordare gli anni passati. Perché abbiamo i capelli bianchi e le rughe e guardandoci allo specchio, sogniamo di ritornare giovani. O forse perché siamo consapevoli che il passo successivo, è la morte… perché purtroppo prima o poi arriva per tutti, è il ciclo della vita, nasci, vivi e muori.

Oggi vogliamo riportarvi le parole di un racconto di una donna americana, che ha condiviso con il mondo, dopo aver visto una scena davvero commovente. “Io amo gli animali e quando si tratta di loro, non ragiono, non guardo in faccia nessuno, perché nessuno ha il diritto di fargli del male! Stavo camminando, quando ho visto questa scena assurda,non riuscivo a crederci, era come un film horror. C’era quest’uomo che portava un carrello, con un lenzuolo bianco, dal quale sbucava un coda pelosa. Il mio primo pensiero è stato che l’avesse ucciso e adesso cercava un posto per sbarazzarsi del corpo. Immaginate me, ferma, pietrificata, con la faccia sconvolta. Lui mi ha notato da lontano e ha iniziato ad avvicinarsi. Io tremavo, non so bene perché, forse la mia testa mi ha detto che ora ero un testimone e avrebbe fatto fuori anche me. Quando mi raggiunse, si presentò. Il suo nome era Joey Maxwell e quando ho guardato quel cane, mi sono accorta che era vivo. Poi l’uomo ha iniziato a parlare: ‘so che hai pensato a qualcosa di brutto, ma lui è il mio cane, si chiama Maverick, vive così e io non lo abbandonerò mai.

Sono due dolorosi anni che abbiamo scoperto del suo linfoma e ha subito dovuto iniziare la chemioterapia. E’ sparito per un po, ma dopo soli due mesi, il cancro è tornato più forte di prima. Presto ha smesso di camminare.

Da quel giorno lo porto in giro così. Perché dovrei rinchiuderlo in casa? Solo perché non cammina, solo perché sta morendo? Io voglio che lui guardi le bellezze della nostra città e respiri l’aria fresca.

Il lenzuolo serve a ripararlo dal vento. Da quando lo porto in giro così, ogni giorno, poiché prima lo facevo ogni tanto, è migliorato tantissimo. Io e la mia compagna, non lo abbandoneremo mai. Spero di averle tolto ogni dubbio, è stato un piacere conoscerla.’

Vi giuro che quell’incontro, mi ha commosso e mi ha lasciato un segno sul cuore. Sapere che esistono ancora delle persone così, mi trasmette tanta gioia.”

Grazie al post di questa donna, la storia di Maverick, si è diffusa rapidamente e oggi, quando la gente incontra Joey, si ferma a complimentarsi con lui e ad accarezzare il dolce cagnolone.

Tieni duro cucciolone!