Trovata legata e avvolta in una tela per essere venduta

L’uomo è la peggior minaccia per la maggior parte delle specie, soprattutto per quelle legalmente protette. Ne è la dimostrazione un’aquila che grazie al tempestivo intervento di un’anima gentile, si è salvata da un triste destino. L’aquila coronata viene catturata dei cacciatori di frodo, strappata dalla foresta e legata con delle corde, per evitare la sua fuga.

Ci troviamo in Monrovia, una cittadina della Liberia, dove cacciatori di frodo hanno portato questo uccello in un garage con l’intento di venderlo. Ma fortunatamente un ufficiale della forestale, in borghese, si è trovato passare proprio lì davanti in quel preciso momento, e ha deciso di aiutare la sfortunata creatura. Ha finto di voler acquistare l’aquila e ha organizzato un incontro con i venditori. Poi ha chiamato il Libassa Wildlife Sanctuary (LWS) e altri agenti per intervenire pronti ad arrestare i cacciatori di frodo. “L’ufficiale disse ai cacciatori di voler acquistare l’aquila indirizzandoli dove l’avrebbe incontrati con i soldi”, ha dichiarato a The Dodo, Luke Brannon, il gestore della associazione LWS. Arrivati sul posto, gli agenti sono intervenuti subito, ma quei mostri hanno cercato di evitare le accuse, dicendo di aver trovato l’uccello per strada, dichiaravano di esser sicuri che fosse un gufo. Fortunatamente, nonostante le loro dichiarazioni, le prove raccolte hanno dimostrato tutt’altro. L’aquila era legata con entrambe le zampe e per portarla, l’avevano avvolta in una tela. Queste prove erano abbastanza per far capire che le intenzioni erano di una vendita di contrabbando. Gli uomini furono arrestati, e l’aquila fu portata in un posto sicuro dove iniziò la sua cura.

Fortunatamente le sue condizioni erano buone, aveva solo un problema in un occhio.

Le ali non le furono toccate e con poche gocce in 10 giorni, anche l’occhio era guarito.

La squadra, successivamente,  portò l’aquila in uno spazio molto aperto e quando videro che era pronta a tornare nella foresta, la liberarono.