Uccide il cane tentando di darsi fuoco, dopo una condanna di un anno fa il dog sitter

Oggi si occupa del benessere degli animali

Questa è la storia di un ragazzo che prima uccide il cane, tentando di darsi fuoco per togliersi la vita ma finendo per porre fine a quella del suo miglior amico peloso. E poi diventa un dog sitter. Dopo la condanna a un anno per la morte dell’animale, oggi lavora e si impegna per poter aiutare gli animali e garantire loro il massimo benessere.

Proprietario e cane scappano da Mariupol
Fonte foto da Pixabay

Il terribile fatto risale al 22 maggio del 2019. All’epoca un ragazzo di 25 anni che soffre di disturbo dell’umore è in cura presso un centro di igiene mentale. A casa da solo decide di suicidarsi, nonostante il numero del centro anti suicidi contattato abbia cercato in tutti i modi di farlo desistere.

Il ragazzo prosegue con il suo intento, dando fuoco all’abitazione. Lui non si è reso conto di quello che stava facendo. Quando vigili del fuoco, polizia e soccorritori del 118 hanno raggiunto la sua abitazione hanno capitano che non era un incidente. Il 25enne allora confessa.

Il ragazzo di 25 anni aveva anche mandato dei messaggi agli amici e alla fidanzata, spiegando che voleva farla finita. Gli inquirenti hanno subito compreso che l’incendio non era stato un incidente, ma un gesto volontario per farla finita.

Il giovane comunque si è salvato. Ma non è andata altrettanto bene al cane che viveva insieme a lui, che ha perso la vita durante l’incendio. Recuperato la lucidità, il giovane era devastato e stava malissimo per avere ucciso il suo cane. La condanna e poi il tentativo di redenzione.

Vigili del fuoco

Uccide il cane tentando di darsi fuoco: oggi si prende cura degli animali

Dopo la condanna a un anno di reclusione, con pena sospesa, oggi il ragazzo lavora come dog sitter. Vuole trovare una via di redenzione per una perdita per lui devastante. Amava il suo cane e non si dà pace per l’accaduto.

Il ragazzo si occupa di aiutare i cani a stare bene e cerca così di ripagare il suo debito con il suo amatissimo cucciolo volato troppo presto sul ponte dell’arcobaleno.