Un mostro in tenera età, senza parole tutta la famiglia..
Nuova Zelanda. Logan Smoor è un adolescente che vive a casa con i suoi genitori. Il padre del ragazzo, Jason, possedeva un cane Kia, un cucciolo di 6 mesi tenerissimo.
Amante degli animali in modo esagerato e in particolar modo di lei. Jason fu chiamato all’estero per un lavoro e lasciò il suo cane in affido al figlio: “Mi raccomando Logan, prenditi cura di Kia, per me è come una figlia!”, queste furono le parole del papà.
Ma Logan non si prese affatto cura della piccola Kia, non le dava da mangiare nè da bere, in poco tempo la cagnolina era denutrita e priva di forze. Un giorno Logan decise di essere crudele con Kia…
L’adolescente crudele la prese a calci, le diede tante bastonate da non farla respirare, l’avrebbe uccisa se non fossero intervenuti i vicini di casa del ragazzo. Quando arrivarono i soccorritori Kia aveva le gambe rotte, cieca all’occhio destro e con fratture multiple alla testa, alla gabbia toracica e alla mascella inferiore.
Purtroppo la povera cucciolotta non poteva essere salvata. I vicini erano intervenuti ma troppo tardi così come i soccorsi, le lesioni riportate da Kia erano così gravi da non permetterle più di vivere. I veterinari si trovarono di fronte alla decisione più difficile da prendere. A Kia venne fatta la puntura letale, non c’era nessuno accanto a lei solo i medici, l’hanno poggiata sul lettino per permetterle di attraversare il ponte dell’arcobaleno in pace.
Tutti rimasero sconvolti, anche la SPCA di Canterbury; i testimoni si unirono per garantire giustizia alla piccola Kia, infatti il giovane venne accusato di crudeltà e maltrattamento nei confronti degli animali e per aver provocato la morte della piccola Kia. Il padre stesso attaccò il figlio e si rifiutò categoricamente di avere contatti futuri con il ragazzo.
E’ una delle poche volte che c’è stata giustizia per gli animali, non è corretto che persone così crudeli, come Logan, restino impunite; ci devono essere leggi a favore dei nostri amati cuccioli, sicure e severe per chi li maltratta, li abusa o li picchia.