Zoo chiuso da due mesi, ma orsi, tigri, daini, babbuini e altri animali vivono ancora lì
Gli animali abbandonati, secondo gli attivisti, stanno andando incontro alla morte. Non solo, c'è il rischio che possano fuggire dai loro recinti.
Nel sud della Spagna, sono stati trovati degli animali abbandonati, all’interno di uno zoo, chiuso da ben due mesi. Secondo i rapporti e quanto riportato sulle più famose testate spagnole, due orsi, una tigre, quattro babbuini, daini e altri animali sono stati trovati in cattività e in condizioni terribili, all’interno delle strutture abbandonate dello zoo di Prudencio Navarro, nella città di Ayamonte, Huelva.
Nessuno si è preso cura di loro o ha dato loro da mangiare negli ultimi mesi. Gli attivisti temono che questi animali possano fuggire o farsi male all’interno dello zoo, senza che nessuno arrivi a prendersi cura di loro. Lo zoo è stato chiuso dopo diverse morti di animali e una serie di denunce da parte dei manifestanti. Dopo la chiusura però, nessuno si è preoccupato di quei poveri animali all’interno, ne di cercare loro una nuova casa. Sono stati lasciati ad un destino senza speranza di sopravvivenza. Centinaia di persone si sono recate sul posto ed hanno scattato immagini, che hanno poi diffuso sui social network. Queste fotografie strazianti mostrano animali selvaggi che vivono intrappolati e miseramente, in gabbie sporche piene di acqua stagnante. I proprietari dello zoo sono stati accusati di negligenza. La mancanza di sicurezza del posto potrebbe far fuggire gli animali, che nelle loro condizioni potrebbero comportarsi in modo aggressivo. Non solo, così il rischio che si prendano malattie, è molto elevato! Pedro Pozas Terrados, il direttore esecutivo del movimento attivista Great Ape Project, ha spiegato in una dichiarazione che il Comune non mantiene, nonostante la chiusura, gli animali e si rifiuta di contattare le associazioni che si curano di animali selvaggi, per trattare il loro trasferimento.
Questi poveri animali sono in uno stato deplorevole di abbandono e in condizioni igieniche e sanitarie terribili. Sono visibilmente tristi e depressi.
“Non è etico o educativo, vedere degli esseri viventi prigionieri. Animali a cui la propria vera essenza della vita, è stata rimossa. Animali tenuti in gabbie o piccoli recinti. Immagini deprimenti”, ha dichiarato Pozas Terrados, spinto dalla sua preoccupazioni che gli animali perderanno la vita a causa dell’irresponsabilità del Consiglio Comunale.
D’altra parte, la dichiarazione afferma che questa situazione era già stata segnalata al Servizio di protezione della natura della Guardia Civil (SEPRONA), con un documento che sostiene che la legge 11/2003 del 24 novembre sulla protezione degli animali è stata violata dalla Comunità, così come la legge 31/2003, sulla conservazione della fauna selvatica nei giardini zoologici.
Purtroppo è tutto ciò che si sa per adesso. Ci auguriamo che quegli animali vengano presto tolti da quell’inferno!
Notizia in aggiornamento.