La storia di Joanne e sua madre Bernadette

E' morta lo scorso febbraio, all'età di 64 anni. Bernadette ha nascosto, dentro la sua casa, per 20 anni, i corpi di quattro neonate senza vita. Ora che non c'è più, sua figlia ha deciso di raccontare tutta la verità

Lo scorso febbraio, all’età di 64 anni, è morta una donna, che era stata condanna per omicidio e occultamento di cadaveri, ma poi graziata dal tribunale. Il suo nome era Bernadette Quirk e per 20 anni, aveva nascosto quattro neonati morti, dentro la sua casa. Oggi, durante un’intervista, sua figlia, una donna di 47 anni di nome Joanne Lee, ha deciso di raccontare tutta la verità.

“Mia madre ha dato alla luce queste bambine, di cui due gemelle, durante un brutto periodo della sua vita. Beveva ed aveva rapporti occasionali. Quando io e i miei fratelli abbiamo scoperto il suo segreto oscuro, non sapevamo cosa fare. La prima ad aver scoperto uno dei corpicini, è stata mia sorella, aveva solo 16 anni e si venne a confidare con me. Ho deciso di aiutare mia madre a seppellire quella bambina, nella tomba di famiglia, insieme a nostro fratello John, morto qualche tempo prima. Ho deciso di non raccontarlo a nessuno. Mia madre era una bugiarda compulsiva, non avrebbe mai ammesso la verità. Avrebbe rovinato la vita a tutti noi. Pensate che ci ha sempre raccontato di essere stata con Michael Jackson. Se avessi saputo allora, che c’erano altri corpi, sarei andata alla polizia subito. Ci aveva raccontato di aver dato alla luce le bambine, da sola, dentro casa. Non si muovevano, non facevano rumore, così le aveva avvolte e le aveva buttati nel cestino. Per venti anni tre corpicini sono rimasti nascosti in questo cestino dentro l’armadio e uno vicino al suo letto. Non potevo sopportare questa cosa, l’ho detestata, ma non cambierei nulla, perché questa esperienza mi ha reso chi sono adesso, mi ha reso una madre migliore. Quando avevo solo 15 anni, ho sorpreso il mio fidanzato al letto con mia madre. Ero incinta di lui ed ho perso quel bambino dopo la sua nascita. Poi ho scoperto che era anche il padre di una delle bimbe morte di mia madre.

Avevo solo 26 anni quando ho trovato i corpicini delle altre bambine.  Ho pensato che le avesse perse e che fosse addolorata. Mia madre era malata, aveva qualche tipo di malattia mentale. A 17 anni sono anche finita in prigione per colpa sua. 

Oggi sono madre, dopo aver perso il mio primo bambino, sto attraversando un divorzio, ma Alex, lui è tutta la mia vita. Uscirà il mio libro, Silent Sisters, dove racconto tutta la mia storia. Ho sempre voluto scriverlo, perché la mia vita è stata un puzzle, anche se non saprò mai la verità. Non saprò come ha nascosto quei corpi per venti anni e come noi non li avessimo mai trovati. 

L’odore di un cadavere dovrebbe sentirsi no? Dopo il processo ho organizzato un funerale per le mie sorelline, erano figlie di padri diversi. E’ stato un giorno tristissimo, ma erano in pace ed erano finalmente libere. 

Il libro di Joanne uscirà il 18 aprile e tutti sono in attesa di leggere i dettagli.