Marisol, morta nel terremoto del 2016 ad Arquata del Tronto. Le parole della sua mamma dopo 3 anni.
PER NON DIMENTICARE. Dopo tre anni, il ricordo di Marisol è ancora vivo. Le parole della sua mamma: "la sento sempre accanto a me". 💔
Dimenticare la sua storia e il suo dolce visino, è impossibile. Ancora oggi, dopo tre anni, sentire il suo nome, fa scendere una lacrima. Marisol Piermarini è morta, a soli diciotto mesi, durante il terremoto di sesto grado del 24 agosto del 2016, che durante la notte, alle 3:36, ha colpito Arquata del Tronto.
Martina Turco, 31 anni, mamma di Marisol e il suo papà, un veterinario di nome Massimiliano Piermarini, si erano recati con la loro bambina, ad Arquata del Tronto (nelle Marche), a trovare i nonni, ma durante la notte, è accaduta la tragedia.
“Ho udito uno stridolio, poi un’esplosione, ho capito subito che era il terremoto. Ho abbracciato la bambina e mi sono messa sopra di lei per farle da scudo, Massimiliano con il corpo si è messo sopra di noi per proteggerci”, ha raccontato Martina.
“Le stanze si muovevano, una dentro l’altra, come un effetto domino. Crollava tutto, la parete accanto è entrata dentro la camera e la camera è stata scaraventata fuori. Vedevo le stelle, ero a testa in giù, c’era una trave sopra di me, avevo le gambe imprigionate. Anche Massimiliano era sotto le macerie, non si poteva muovere, sentivo la sua voce, chiamavo la bambina, ma lei non ha mai risposto”.
Quando il soccorritore è arrivato, ha trovato prima mamma Martina e papà Massimiliano, che li hanno pregati di cercare Marisol, ma non sono riusciti nel tentativo. La bambina è stata trovata cinque ore dopo, sotto le macerie, senza vita.
Dopo il terremoto, Martina è stata ricoverata per un rene schiacciato e la frattura delle costole. Massimiliano invece, ha riportato traumi meno gravi, ed è riuscito a partecipare al funerale della sua bambina.
Questa mamma si è sfogata, raccontando che nei mesi successivi hanno vissuto malissimo, ma sono sempre rimasti uniti. Spesso hanno pensato che se non fossero andati dai nonni, probabilmente la piccola Marisol sarebbe ancora viva, ma tragedie come questa, non si possono prevedere.
Martina ha raccontato che ora lei fa la truccabimbi e spesso si reca negli ospedali e quando vede bambini che soffrono, il suo pensiero va a Marisol. In quel momento diventa consapevole che per lo meno, la sua bambina non ha sofferto.
Oggi la pensa sempre, la rivede in ogni cosa. Sente la sua presenza e sa che è lì, accanto a lei in ogni momento: “spesso quando andiamo a fare la spesa, ad esempio, al supermercato i miei occhi si posano sempre su dei cuoricini che spiccano su cartoline o altri oggetti, oppure quando cucino le cose che preparo d’improvviso si dispongono come un piccolo cuore. Pensi che la nostra seconda bambina è nata con una voglia a forma di cuore su una gambetta. Succede anche ad altre mamme che hanno perso i loro figli nel terremoto. Ne parliamo spesso…”
Dopo tanto dolore, Martina è rimasta di nuovo incinta e nel 2017, è nata la sorellina. I due genitori si sono anche sposati. Vivono ad Ascoli, luogo di nascita di Massimiliano.
In memoria di tutti i morti del terremoto, tra tre giorni, il 23 agosto, ad Arquata ci sarà una fiaccolata.