Carboidrati: quali e come devi mangiarli senza ingrassare

Sfatiamo il mito che la pasta fa male e facciamo chiarezza su una corretta alimentazione

 

Nell’alimentazione italiana i carboidrati abbondano e stando a quanto sostengono alcuni nutrizionisti, questi nutrienti hanno un ruolo primario e non dovrebbero essere eliminati.  Sono indispensabili al funzionamento del nostro sistema psicofisico, quindi è giusto portarli in tavola. L’importante è imparare a mangiare quelli giusti.

Costituiti da carbonio, idrogeno e ossigeno, forniscono carburante di prima qualità al funzionamento di tutto l’organismo anche perchè si scindono in glucosio ovvero lo zucchero che ci rifornisce di energia pronta all’uso.

I carboidrati di cui abbiamo bisogno sono quelli complessi come un bel piatto di pasta di grano duro, tante verdure e legumi, frutta e cereali in chicco.

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Carboidrati che si possono mangiare

Da evitare invece i carboidrati semplici come il saccarosio contenuto nello zucchero bianco e nei dolci, poichè si genera un aumento di insulina, a cui seguie l’ipoglicemia di rimbalzo, cioè un calo degli zuccheri che scatenerà nuovamente i morsi della fame. Limitare anche il consumo di  pane bianco, tutti i prodotti da forno preparati con farine raffinate e  i fiocchi di cereali.

Fa molto bene mangiare anche la frutta fresca, cotta, trasformata in mousse o gelatina, per soddisfare la voglia di zucchero, rifornendoci di energia e antiossidanti preziosi per la salute e la bellezza.

L’indice glicemico degli alimenti è uno spartiacque che aiuta a distinguere tra carboidrati favorevoli e sfavorevoli. Tra i cibi con indice glicemico medio-basso ci sono: arancia 59, mela 53, yogurt 52, fiocchi d’avena 50, riso integrale 50, muesli integrale e  senza zucchero 5o.

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Cereali

Gli alimenti con indice glicemico basso sono invece gli spaghetti al dente 40, il farro 40, la pastasciutta al dente 45, la pasta integrale 40 il pane difrumento integrale 40, pere 30, ffagioli e piselli 35, lenticchie verdi 25, fagioli disoia 25 e fagiolini 15.

Fonte: elle.it