Come sopravvivere a un attacco di panico sull’aereo
Può sorgere all'improvviso, ma possiamo tenerlo sotto controllo
L’ansia e il panico possono colpire in qualsiasi posto, ma spesso viaggiare in ambienti chiusi come auto, aereo o nave, può aumentare il rischio di esserne colpiti. La sensazione è quella di non respirare, la tachicardia, sudore freddo, paura di impazzire o svenire.
L’attacco di panico è sempre improvviso e difficile da gestire, soprattutto in luoghi chiusi che inducono in una sensazione di non avere il controllo sulla situazione e soprattutto di non avere via di fuga. Ma ecco come possiamo affrontare un attacco di panico, anche nelle situazioni più difficili, come sull’aereo.
Un ottimo rimedio è il Rescue remedy, una miscela di fiori di Bach da assumere in gocce ogni volta che se ne ha bisogno. Si tratta di un rimedio “di pronto soccorso” ideato proprio per le situazioni di emergenza. Si possono assumere sotto la lingua 4 gocce.
Anche l’olio essenziale di lavanda può aiutare a stare meglio. Questa essenza è molto attiva nei confronti del sistema nervoso e può essere utile per alleviare stati di ansia e panico anche in poco tempo. Si possono spargere delle gocce su un fazzoletto di stoffa da inalare al bisogno oppure respirare dalla boccetta.
Le tecniche di respirazione profonda permettono di aiutare il relax di mente e corpo anche nei momenti critici. Si può praticare seduti nel momento stesso in cui si è colpiti da un attacco di panico ma meglio, se sapete di trovarvi in una situazione di potenziale rischio, come prevenzione.
I rimedi fitoterapici più indicati per fronteggiare gli attacchi di panico sono la passiflora, la melissa, il biancospino, il tiglio o la valeriana. Si possono assumere sotto forma di tisana oppure in tintura madre o ancora in preparati erboristici già pronti. Chiedete consiglio al vostro erborista di fiducia o al vostro medico per trovare la soluzione più adatta a voi.
Altra cosa importante è cercare di evitare l’assunzione di caffeina e teina prima di un viaggio. Evitare anche la cioccolata.
Fonte: greenme.it