Gioite, è finito il periodo dell’influenza

Quest'anno è stata catastrofica!

Finalmente lo possiamo dire. L’influenza è finita! Sì, lo sappiamo, siamo a marzo, la primavera è cominciata, anche se non si direbbe dal tempo meteorologico che interessa gran parte dell’Italia, l’influenza dovrebbe essere un lontano ricordo. Eppure c’è chi è caduto vittima del virus per la prima volta, ma anche per la seconda o la terza, proprio pochissimo tempo fa. E’ stata la stagione più intensa degli ultimi 15 anni, come sottolineato anche dall’Istituto Superiore di Sanità.

8,1 milioni di italiani sono stati messi a letto dall’influenza, come segnalato dall’ultimo bollettino Influnet curato dall’Istituto superiore di sanità. E non pensiate che non ci siano stati casi negli ultimi giorni. Solo nella settimana dal 12 al 18 marzo sono stati 154mila i casi segnalati dai medici sentinella. Il picco tra Natale e la Befana ne ha messi ko tantissimi.

Anche nelle ultime settimane sono stati in particolare i bambini sotto i 5 anni a essere colpiti, con 6,7 casi per mille assistiti, seguiti da quelli tra i 5 e 14 anni con 3,1 casi. Nei giovani adulti l’incidenza è stata di 2,5 casi per mille assistiti e negli over 65 di 1,2. Il livello di incidenza di tutta la stagione è stato molto alto.

Gianni Rizza, epidemiologo dell’ISS, parla di una “stagione influenzale più intensa degli ultimi 15 anni, superando nel suo momento di picco, per numero di casi, quella del 2004-2005“. Nel 2004-2005, finora la stagione più intensa, sono stati 6,3 milioni di casi con un’incidenza di 14,6 casi ogni mille assistiti al momento del picco. Nella stagione 2017-2018 i casi sono saliti a 8,1 mln e 14,7 per mille assistiti al momento del picco.

In realtà non ci si aspettava un’incidenza così alta. L’epidemiologo spiega come “il ceppo B del virus dell’influenza, che di solito provoca epidemie contenute e si concentra sui bambini, quest’anno non ha risparmiato neanche adulti e anziani, facendo aumentare il numero dei casi“.

Per fortuna non è stata una “stagione di particolare gravità per quanto riguarda i casi gravi e i morti. Ce ne sono stati tanti, perché tanti sono stati i casi di influenza ma la virulenza è stata contenuta“.