La nutraceutica: il segreto della salute è nel piatto

I nutrienti diventano attivi come fossero farmaci

 

Sempre più sostanze di origine naturale vengono testate per scoprirne l’efficacia e recenti studi hanno ottenuto ottimi risultati sia in Italia che all’estero. Oggi infatti la nutraceutica ha raggiunto grandi traguardi, dimostrando l’importante azione che svolge su diverse patologie, dall’ambito cardiovascolare a quello neurologico.

AUTISMO
L’osservazione della maggiore frequenza di autismo dopo cesareo ha suggerito che una causa potrebbe essere un alterato microbioma nel neonato. La madre, infatti, trasmette parte dei propri batteri intestinali alla nascita in corso di parto naturale.
Come ovviare al problema? La sorpresa arriva da Harvard: un gruppo di ricercatori ha notato un’ottima risposta comportamentale in adulti autistici se assumevano il sulforafano, un componente di numerosi vegetali nell’alimentazione umana.

IPERTENSIONE
Il cioccolato amaro, da oltre 10 anni, è noto come un potente prodotto per la pressione alta. Il motivo è la presenza di molecole note come flavanoli, che dilatano le arterie e riducono la pressione, come dimostrato in molti studi.

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Cioccolato fondente

ALZHEIMER
La molecola nutraceutica più gettonata in caso di Alzheimer è la curcumina, derivata dalla curcuma, componente base del curry. Dove si consuma curry, dicono gli esperti, l’Alzheimer è raro. Ma il meccanismo è tutt’altro che chiaro.

OBESITA’
Nuove molecole come la betulina, estratta dalle betulle, hanno dimostrato di migliorare la dinamica del tessuto adiposo facendo perdere peso, ma senza gli effetti stimolanti cerebrali dei classici dimagranti. Analogo è il caso del Dnj, tratto dalle more, leader attuale tra i nutraceutici nel Nord Europa, che invece agisce alterando l’assorbimento degli zuccheri e soprattutto la risposta a questi ultimi da parte dell’insulina, che porta ad aumento di peso. Ancora, la berberina, prodotto impiegato per abbassare il colesterolo, ma con una importante attività anche nella formazione del grasso.

 

Fonte: adnkronos.com