Vaccinazione influenzale: tutte le cose da sapere
L'influenza quest'anno è davvero molto pesante!
Il vaccino antinfluenzale funziona davvero? Negli ultimi giorni sono tante le notizie che riguardano i malati di influenza, che proprio in questi giorni sta colpendo con un secondo intenso picco dopo quello avvenuto durante le feste di fine anno. E a quanto pare sta colpendo anche tutti quei pazienti che si erano vaccinati nello scorso autunno. Come mai succede questo? Gli esperti cercano di fare un po’ di chiarezza in merito: l’influenza non si presenta solo con un ceppo, purtroppo le varianti sono davvero molte.
Quando si produce il vaccino antinfluenzale per la stagione in corso si avvia un processo di isolamento dei virus utili alla sua produzione: questo ciclo viene fatto due volte all’anno. A febbraio per il vaccino disponibile per il nostro emisfero e a settembre per il vaccino destinato invece all’emisfero australe. I ceppi sono due: A e B.
Il vaccino trivalente contiene al suo interno totalmente il ceppo A nelle sue varianti, mentre per il ceppo B si fa una scelta, in base all’incidenza di prevalenza. Quest’anno è stato scelto di includere il ceppo B/Brisbane/60/2008 (lineaggio B/Victoria). Nel corso della stagione influenzale, però, si è verificata una prevalenza del ceppo B/Yamagata, presente nel vaccino quadrivalente con la variante B/Phuket/3073/2013.
Fabrizio Pregliasco virologo presso il Dipartimento Scienze biomediche per la salute dell’Università degli Studi di Milano e Responsabile scientifico di www.osservatorioinfluenza.it, spiega che comunque è importante fare il vaccino soprattutto nelle categorie a rischio:
“Comunque la vaccinazione influenzale protegge a prescindere. Inoltre per la categoria anziani il vaccino trivalente adiuvato rimane comunque la scelta elettiva, in quanto la presenza dell’adiuvante aumenta la risposta immunitaria che nell’anziano è ridotta. Inoltre la diffusione del virus B e’ ridotta in questo gruppo di popolazione perche’ questo virus, che si modifica meno rispetto ai virus di tipo A, colpisce di piu’ i giovani. Ecco perché Il quadrivalente è un’opzione consigliata soprattutto per i bambini e gli adulti”.
Tranquilli, secondo i dati resi noti stiamo attraversando il periodo di decrescita del picco: quindi il peggio dovrebbe essere passato ormai!