5 motivi per cui i nottambuli sono più produttivi

Scopri perché chi resta sveglio di notte riesce maggiormente nelle proprie attività

Prima si pensava che lavorare di notte fosse controproducente: la stanchezza e la mancanza di luce potevano in qualche modo ridurre l’attenzione della persona e ridurne le capacità rispetto a chi, invece, lavora di giorno. Oggi, nell’era di internet, tutto questo è cambiato. Le persone rimangono sveglie più a lungo durante la notte e la loro produttività rimane invariata rispetto al giorno. Ecco 5 motivi che spiegano perché i “nottambuli” sono più produttivi:

1. Hanno esplosioni di energia durante la notte
Si potrebbe supporre che l’energia a vostra disposizione durante il giorno si esaurisca nel momento in cui ci si sente stanchi e pronti a dormire, ma vi sbagliate, almeno per quanto riguarda i “nottambuli”.
Secondo un recente studio, i “nottambuli” hanno un picco di energia che si verifica naturalmente la sera e, in quel momento, si sentono riposati e pronti per l’azione.

2. Hanno successo più spesso
Siete scettici a riguardo? Eppure se fare una breve ricerca vi renderete conto che molte persone di successo rientrano tra coloro che passano ore e ore di notte a lavorare.
Il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, è uno di quelli.

3. Essi sono statisticamente più intelligenti

Naturalmente questa non è una regola rigida e non deve essere presa come un dato di fatto, ma uno studio condotto presso la London School of Economics and Political Science, sembra indicare una correlazione stabile tra maggiore QI e comportamento adattivo con la predisposizione genetica dell’essere un nottambulo.

4. Hanno una migliore concentrazione dopo lunghe ore di attività

Un team di scienziati provenienti dal Belgio e dalla Svizzera ha condotto uno studio su 16 “mattinieri” e 15 “nottambuli”, nel tentativo di confrontare la loro produttività e concentrazione. I risultati hanno dimostrato una maggiore capacità e attenzione a favore dei nottambuli.

5. Hanno orari flessibili per andare a dormire
In pratica i “nottambuli” si adattano più facilmente ai cambi d’ora, ai fusi orari e alle necessità. Andare a dormire due o tre ore prima o dopo diventa meno traumatico rispetto ai “mattinieri” abituati a svegliarsi al mattino presto e a non far tardi la sera.