Antibiotico quando prenderlo: come non abusarne

Antibiotico quando prenderlo? I batteri stanno diventando sempre più resistenti a questi farmaci. Perché li usiamo troppo. E li usiamo male.

Antibiotico, quando prenderlo? Può sembrare una domanda banale, alla quale rispondere con una risposta altrettanto banale e scontata. L’antibiotico va assunto quando lo dice il dottore. E nelle modalità dettate dal medico. Ma molte volte cediamo al fai da te. Con la conseguenza che l’abuso di antibiotici ha reso i batteri sempre più resistenti.

Antibiotico

L’antibiotico non è sempre necessario. Come sottolinea il Manifesto “Profilassi antibiotica sì, profilassi antibiotica no” presentato durante il Congresso della Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza Pediatrica (SIMEUP) Sezione Umbria che si è svolto di recente a Perugia.

L’abuso di antibiotici fa male alla salute del singolo e anche alla salute della collettività. Perché il fenomeno dell’antibiotico resistenza non si deve assolutamente sottovalutare. Gli antibiotici sono i farmaci più usati in età pediatrica, in particolare per le infezioni respiratorie. Sono farmaci somministrati nel 42% dei bambini di età inferiore ad 1 anno, nel 66% di quelli di 1 anno, nel 65% tra i 2 e i 5 anni, nel 41% tra i 6 e gli 11 anni e nel 33% degli adolescenti tra i 12 e i 13 anni.

Con questi numeri l ‘Italia è uno dei paesi europei per uso maggiore di antibiotici. Ed è quindi il paese dove l’antibiotico-resistenza è maggiore. Quando usare gli antibiotici nella profilassi? Ecco quali sono le patologie descritte nel manifesto.

Otite media acuta

L’otite media acuta è causata da un’infezione batterica o virale a carico dell’orecchio medio, spesso conseguente ad infezione delle vie respiratorie superiori come il raffreddore. Molto frequente nei bambini con sintomi come dolore intenso, febbre, nausea, vomito, diarrea. L’antibiotico non è sempre necessario, ma è consigliato dopo immunoprofilassi attiva, a fronte di tre episodi in 6 mesi, nei bambini sotto i 2 anni, dopo tampone nasofaringeo, per una durata di 3-6 mesi.

Antibiotico, quando prenderlo

Faringotonsillite streptococcica

La faringotonsillite è l’infezione acuta della faringe, delle tonsille palatine o di entrambe le strutture. Di solito è di origine virale. Nel 30% dei casi è batterica e quindi va curata con dosi di penicillina, consigliata nei bambini con tonsillite acuta ricorrente da SBEA.

Infezioni delle vie urinarie

Le infezioni delle vie urinarie (IVU) sono molto frequenti tra i bambini. Si usa l’antibiotico dopo pielonetrife, in caso di RVU >3° grado, in soggetti con RVU <3° grado ma con IVU ricorrenti.

Meningite meningococcica

In caso di infiammazione acuta o cronica delle meningi, di origine virale oppure batterica bisogna prestare molta attenzione. La profilassi va fatta in caso di contatti domestici o all’asilo, in soggetti esposti direttamente alle secrezioni nei 7 giorni precedenti, in caso di frequentazioni prolungate.