Chi è l’osteopata

Chi è l'osteopata? Cosa cura? Quando è il caso di andare a farsi visitare da un professionista del settore?

Chi è l’osteopata? Vi siete mai chiesti chi è questa figura, cosa fa, cosa cura e quando dovremmo rivolgerci a lui con fiducia? Fate molta attenzione, però, a scegliere un professionista qualificato, perché molto spesso capita di incappare in ciarlatani. Come in ogni settore.

L’osteopata lavora sul corpo umano per migliorare mobilità ed elasticità, partendo dal racconto dei problemi che il paziente riferisce. Il trattamento deve essere personalizzato e finalizzato a curare ogni singolo problema, che non può assolutamente essere affrontato allo stesso modo da persona a persona. Per poter guarire i suoi pazienti, l’osteopata utilizza tecniche manuali strutturali o funzionali su legamenti, ossa, fasce, muscoli e molto altro ancora.

Di solito ci si rivolge per tutte quelle problematiche che sono reversibili. L’osteopata non interviene in caso di fratture, ad esempio. E no, non cura nemmeno il cancro o altre malattie gravi. Lui interviene in caso di lesioni che possono essere curate attraverso modalità complementari a quelle proposte da altri specialisti in medicina.

L’osteopata visita in ambulatorio o in strutture più ampie, dove si può avvalere anche della collaborazione di altre figure professionali di varia natura, per una terapia a più ampio respiro che possa contemplare diverse discipline mediche e non solo il suo intervento. In maniera tale da rendere gli interventi decisamente più funzionali.

Come si diventa osteopata

Per poter diventare osteopata bisogna studiare e anche molto. La scuola dura almeno sei anni, dove si apprendono tutte le materie mediche base: anatomia, fisiologia, patologia, biofisica, biochimica, biomeccanica, istologia, neurologia e molte altre. E ovviamente vengono apprese le materie più di settore, quelle osteopatiche.

In Italia non esiste un’università, le scuole sono private. E fino al 2018 non esistevano abilitazioni del Ministero della Salute. Lo diventano con un titolo sanitario abilitato e precedente. Dal 2018, invece, l’osteopatia è riconosciuta come professione sanitaria dalla legge n. 3 dell’11 gennaio 2018.