Cosa significa essere intelligenti per la salute

Cosa significa essere intelligenti per la salute? Ecco perché chi è più intelligente sta anche meglio

Cosa significa essere intelligenti? Significa poter godere di una salute ottima e assolutamente perfetta. Non vuol dire riuscire a cogliere meglio anche le sfumature più sottili, essere colte, saper gestire al meglio la propria vita. Essere intelligenti vuol dire anche vivere in salute.

I livelli di intelligenza di ognuno di noi dicono molto sul suo stato di salute e su quanto può sperare di vivere. Secondo gli esperti, radunati in occasione della quinta edizione del Festival della Scienza Medica, ci sarebbe un rapporto stretto tra il livello di intelligenza dei bambini e dei giovani e il livello di salute che si avrà per il resto della vita.

Ian Deary del Centro per l’invecchiamento cognitivo del dipartimento di psicologia dell’Università di Edimburgo ha realizzato molti studi dedicati al rapporto tra intelligenza, salute e longevità. Una ricerca condotta su più di 65mila persone che nel 1947 erano state sottoposte a test di intelligenza nelle scuole in Scozia ha potuto scoprire questo forte legame.

persona intelligente

L’autore, al Corriere della Sera, ha spiegato: “Abbiamo prove chiare del fatto che un livello più alto di intelligenza rilevato tramite specifici test risulta associato a una vita più lunga, sia per un minor rischio di malattia, sia per la maggior probabilità di tenere comportamenti salutari. Le prove vengono da grandi studi di popolazione condotti in diversi Paesi. Punteggi elevati ai test dell’intelligenza sono abbinati a un minor rischio di morire per diverse patologie, compresi ictus, malattie cardiovascolari, tumori correlati al fumo di sigaretta, malattie respiratorie e dell’apparato digerente, demenza, ferite o lesioni“.

Sono anche altri i team di ricerca al lavoro su questo tema, per capire da cosa dipenda il rapporto. C’è chi sostiene che le persone intelligenti siano in grado di adottare stili di vita più salutari, ma potrebbero entrare in gioco anche fattori genetici da non sottovalutare.