I segnali di avvertimento prima di un attacco di cuore

11 segnali da non sottovalutare, che ci avvertono prima di un attacco di cuore

Quelli riportati in questo articolo, sono i più frequenti segnali di avvertimento, prima di un infarto, che nessuno dovrebbe ignorare. Negli ultimi anni, il numero di persone che soffre di malattie cardiovascolari, è aumentato in modo incredibile. Tra i sintomi che non bisogna mai ignorare e tra i più frequenti, abbiamo: dolore al torace, formicolio al braccio e allo stomaco.

Ciò che le persone non sanno, è che esistono altri segnali che potrebbero annunciare l’arrivo di un attacco cardiaco.

Al primo posto c’è sempre il dolore al torace, poiché è uno dei sintomi più diffusi e conosciuti.

Dolore al braccio, che potrebbe arrivare fino allo stomaco.

Fiato corto: improvvisa difficoltà a respirare.

Sudorazione: l’aumento della sudorazione, associato alla difficoltà respiratoria, potrebbe essere un sintomo di infarto.

Nausea: questa solitamente accompagna i sintomi precedenti e non è da sottovalutare.

Stanchezza: una stanchezza improvvisa potrebbe essere il sintomo di un attacco di cuore.

Dolore al petto frequente: se persiste, meglio andare dal medico.

Preoccupazione: anche questa sensazione non è da sottovalutare, perché si è preoccupati, si è consapevoli di qualcosa che non va. Parlare al proprio medico, dei sintomi.

Dolore che aumenta respirando: se il dolore aumenta quando respirate, prestate tanta attenzione, potrebbe essere uno dei sintomi di un infarto.

Dolore alla mandibola o dolore al petto che dura per più di 15 minuti.

Non bisogna mai sottovalutare i sintomi elencati. In ogni caso farsi visitare da un medico non è mai sbagliato. Gli attacchi di cuore sono sempre più frequenti ed essere a conoscenza dei sintomi che possono prevenirli, può essere un aiuto per migliaia di persone.

La causa più frequente dell’infarto, è la trombosi, una conseguenza naturale della aterosclerosi. tre fattori di rischio, ci sono quelli di una vita scorretta, ma ci sono anche quelli dovuti alle patologie familiari.