La pillola che si prende una volta al mese funziona?

In arrivo la nuova pillola che si prende una sola volta al mese, così da evitare il supplizio di ricordarla ogni giorno. Ma funziona davvero?

Diremo addio per sempre al blister di pillole da 21 compresse da prendere principalmente come anticoncezionale, se non come trattamento a disturbi intimi? È in arrivo la pillola che si prende una sola volta al mese. E dai primi riscontri, pare proprio che funzioni.

La pillola anticoncezionale che si prende una volta al mese e basta è già pronta. Sviluppata dal Brigham and Women’s Hospital e Massachusetts Institute of Technology (Mit)di Boston, è una vera e propria capsula smart e intelligente. In pratica si prende una sola volta e poi si ferma nello stomaco, dove lentamente rilascia i principi attivi contenuti.

Per il momento la pillola è stata testata in un esperimento condotto solo su maiali, ma come descritto dallo studio pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine la pillola che si prende una sola volta al mese funziona. Sarebbe una rivoluzione, visto che la metà delle donne si dimentica una dose ogni tre mesi. E questo equivale a un rischio maggiore di gravidanze indesiderate.

La pillola contiene un vettore con sei braccia conservato dentro la capsula ingeribile, che una volta arrivate nello stomaco si aprono per rilasciare il farmaco. La pastiglia rimane nello stomaco, così da rilasciare in modo graduale i principi attivi. Nell’esperimento sugli animali la pastiglia è rimasta stabile per 29 giorni.

Giovanni Traverso, professore associato di Medicina presso la Harvard Medical School e gastroenterologo del Brigham and Women’s Hospital, spiega: “La nostra capsula rappresenta un avanzamento decisivo verso la possibilità di dotare le donne di un contraccettivo da prendere solo una volta al mese. Abbiamo iniziato il nostro lavoro per estendere la durata di terapie con farmaci per la malaria, la tubercolosi e l’Hiv. Ma presto ci siamo resi conto del potenziale impatto di un contraccettivo simile. Siamo entusiasti di poter riferire i nostri progressi verso tale obiettivo“.

Sì, sarebbe rivoluzione!