I succhi di frutta fanno bene. A patto di non iniettarseli come ha fatto questa donna
Una donna ha rischiato di morire per essersi fatta un'iniezione con dei mix di succhi di frutta. Perché pensava facessero bene anche così!
I succhi di frutta fanno bene. Ad alcuni condizioni, però. Meglio i succhi di frutta fatti freschi in casa, perché così evitiamo tutti quegli zuccheri aggiunti che non fanno assolutamente bene alla nostra salute. E a patto di ingerirli nel modo giusto. C’è una donna che ha pensato bene di creare un mix di succhi di frutta per poi iniettarseli. Sì, avete capito bene. Ha rischiato ovviamente la morte. Ma perché si è fatta un’iniezione di succhi di frutta?
La notizia è stata riportata dalla BBC. Una donna ha pensato bene di iniettarsi i succhi di frutta mischiati, anziché berli, come facciamo tutti, perché pensava che in questo modo avrebbe fatto scorta di più nutrienti, più velocemente. Facendoli entrare in circolo, la donna cinese di 51 anni credeva di fare qualcosa di buono per la sua salute.
Invece, questa donna ha rischiato ovviamente di morire. E non stentiamo a crederlo dopo un’iniezione per via endovenosa di un mix formato da 20 succhi di frutta. Lei pensava di sentirsi meglio e stare in forma. Invece ci ha quasi rimesso la vita, danneggiato molti organi interni come fegato, reni, cuore, polmoni. Ed è anche stata ricoverata per cinque giorni nell’unità di cure intensive dell’ospedale dell’università di Xiangnan, nello Hunan.
Cosa succede a iniettarsi i succhi di frutta
La donna, dopo quella che poteva essere un’iniezione fatale, ha notato sintomi come forte prurito e una temperatura corporea più alta. Quando ha capito che quello che aveva fatto era stato un grosso errore, si è rivolta all’ospedale. I medici gli hanno subito rimosso le tossine dal sangue tramite dialisi. E poi l’hanno sottoposta a un trattamento con agenti coagulanti e antibiotici.
Ha rischiato di morire per sepsi e per il collasso di più organi.
Per il caso è stato anche creato un hashtag ad hoc, #OldWomanPutsJuiceIntoVeins, per sottolineare come mancano nel mondo nozioni base di medicina che possono fare la differenza tra la vita e la morte.